Sport vari | 14 ottobre 2022, 14:27

Elezioni FISI - Le parole chiave di Maurizio Dallocchio per la FISI: inclusività, coordinamento, economia, internazionalizzazione

Elezioni FISI - Le parole chiave di Maurizio Dallocchio per la FISI: inclusività, coordinamento, economia, internazionalizzazione

Le elezioni per la presidenza della FISI e il rinnovo del Consiglio Federale sono alle porte. Uno dei settori che presenta ampie potenzialità, parzialmente inesplorate, è lo sci di fondo. Proprio su questo tema si è espresso Maurizio Dallocchio, Professore di Corporate Finance presso SDA e l’Università Bocconi, candidato al Consiglio Federale.

La ricetta di Dallocchio si può riassumere in poche ma chiare parole: inclusività, coordinamento, economia, internazionalizzazione. Occorre dunque giocare di squadra, senza illudersi di avere risultati a stretto giro, anche perché i campioni non arrivano dall'alto, ma spesso emergono “da uno sforzo coordinato di natura organizzativa e formativa. Proprio la formazione è importante in questo senso: è necessario mettere insieme un team di esperti che garantisca a chi si sta affacciando al mondo dello sport con qualità di essere seguito, in modo che passi da un buon atleta a un campione”. 

Insomma, serve voglia di scommettere sul futuro, ma anche sul presente. Perché le potenzialità economiche della neve sono immense: “Il 4% del PIL deriva da attività che si svolgono sulla neve e in montagna, dunque con gli sport invernali si canalizzano persone, interessi e turismo in luoghi che altrimenti sarebbero difficilmente raggiungibili. Io penso che le imprese, le istituzioni e le famiglie possano essere una parte attiva per dare agli sport invernali le risorse di cui hanno bisogno e svilupparsi in un modo adeguato rispetto alle potenzialità enormi”.

Potenzialità che però non sono del tutto sfruttate: “È uno sport inclusivo, sano, non costoso, che consente anche a bambini senza particolare destrezza di iniziare a provare la neve e ad amarla. In un mondo che cerca sempre di più l'inclusività, questo sport è un esempio. Dobbiamo però non solo allargare la base per il futuro, ma anche darci un taglio più internazionale: è vero che la Federazione è italiana, ma possiamo e dobbiamo essere un vettore di attrazione per il turismo, per lo sport, per le aziende internazionali, che sono interessate a quello che succede nel nostro paese, e direi anche alla politica mondiale, che potrebbe considerare i nostri luoghi di montagna come dei punti di riferimento essenziali per ritrovi e incontri”.

Valerio Barretta