Dopo il boicottaggio dei dirigenti norvegesi, che hanno deciso di non prendere parte a Comitati e Sotto-Comitati nei quali sono presenti anche funzionari russi, si è iniziato a parlare anche di un possibile boicottaggio della Norvegia nelle competizioni.
Le dichiarazioni fatte dal segretario generale della FIS, Michel Vion, in occasione del Forum Nordicum di Planica, nelle quali il dirigente ha aperto a un possibile reintegro dei russi in vista della stagione invernale, hanno gettato malumore nell’ambiente, soprattutto in Scandinavia, al punto che qualcuno ha iniziato anche a parlare di boicottaggio.
I primi a farlo sono stati i media svedesi, in particolare l’Expressen con un articolo pubblicato domenica scorsa. Sulla stessa lunghezza d’onda anche i norvegesi, ma ora le minacce di boicottaggio, dopo quello dirigenziale di mercoledì, si allargano anche al team. In un’intervista a VG, l’allenatore della nazionale distance maschile, Eirik Myhr Nossum, candidato di recente anche per una carica dirigenziale, ha ammesso che la Norvegia dovrebbe tenere in considerazione la possibilità di boicottare le competizioni in caso di partecipazione russa.
«Per me è così ovvio che i russi non devono essere autorizzati alle competizioni nelle circostanze attuali – ha affermato Nossum – sarebbe completamente folle permettergli di gareggiare. Se dovesse andare così, non so sarebbe giusto per noi prendere parte alle competizioni.Penso che sarebbe quasi completamente sbagliato, quando vedi cosa stanno facendo. Davvero non so se si rendono conto di cosa stanno facendo. Sarebbe un peccato per i loro atleti, ovviamente, ma con le gravi violazioni dei diritti umani in Ucraina, è impensabile competere e creare un intrattenimento televisivo con i russi».
