Le aperture ai russi da parte di Vion, segretario generale della FIS, che ha affermato nei giorni scorsi che gli atleti di Russia e Bielorussia potrebbero vedersi aprire nuovamente la porta alle competizioni internazionali, anche perché lo stesso CIO sembrerebbe intenzionato a togliere il divieto di partecipazione, stanno provocando forti reazioni soprattutto dal mondo scandinavo.
Tra le varie prese di posizione in risposta al dirigente francese, particolarmente pesante è quella della Coop, uno dei principali sponsor della Coppa del Mondo di sci di fondo. L’azienda norvegese ha minacciato la FIS di togliere la sua sponsorizzazione alle competizioni, se al via dovessero essere presenti anche i russi: «Ci aspettiamo che la FIS smentisca le informazioni al riguardo il prima possibile – ha affermato a NRK il direttore delle comunicazioni della società norvegese (non ha nulla a che fare con l’italiana Coop, ndr) – non crediamo che le affermazioni di Vion siano vere. Abbiamo già parlato con FIS e chiarito il nostro parere su questo tema: è assolutamente impossibile accettarlo (il ritorno dei russi, ndr). Non potremo continuare a essere sponsor se il nostro punto di vista non viene preso in considerazione».
Non dimentichiamoci fu dai promotori del pettorale giallo e blu ucraino in occasione della tappa di Coppa del Mondo a Drammer e Holmenkollen, quando ancora non era certo l’allontanamento degli atleti russi.
Sci di fondo – In caso di ritorno dei russi, la Coppa del Mondo potrebbe perdere un importante sponsor
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