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Sci di Fondo – È la favorita per la Coppa del Mondo, ma Sundling pensa solo a Planica: “Il Tour de Ski non è una priorità”

Dopo l’addio di Therese Johaug alle competizioni, molti indicano Jonna Sundling come la possibile favorita alla vittoria della Coppa del Mondo 2022/23. La svedese si è guadagnata i favori dei pronostici grazie a una seconda parte di stagione da autentica fuoriclasse, nella quale si è dimostrata imbattibile nelle sprint, ma ha saputo dire la sua anche nelle competizioni su distanze più lunghe.
Eppure, Jonna Sundling potrebbe rinunciare alla possibilità di vincere la Coppa del Mondo ancora prima di iniziare la stagione. In un’intervista rilasciata a SVT, infatti, la forte fondista svedese ha affermato di puntare tutto sul Mondiale di Planica 2023, nel quale vuole bissare il successo ottenuto ad Oberstdorf nel 2021. Per ottenere questo risultato, Sundling è anche pronta a rinunciare al Tour de Ski. Per il momento non ha dichiarato che darà forfait, sia chiaro, semplicemente che non è una sua priorità.
Vero, rispetto agli anni precedenti l’impatto del Tour de Ski sulla stagione sarà minore, in quanto assegnerà 300 punti al vincitore rispetto ai 400 degli anni passati, ma va anche aggiunto che con la riforma FIS del punteggio, un buon piazzamento nel Tour de Ski avrà un bell’impatto, se si considera che fino allo scorso anno la terza guadagnava 240 punti e oggi ne prenderà invece 270. Inoltre, se in passato era più facile recuperare poi i punti persi, vincendo nelle altre competizioni della Coppa del Mondo, ora le cose si sono complicate, in quanto un successo vale sempre 100 punti, ma il secondo ne prende 95 e il terzo 90. Insomma, saltare il Tour de Ski vorrebbe dire dover recuperare poi in classifica generale almeno quattro o cinque avversarie, con l’aggravante di un punteggio che non favorisce le rimonte.
Sundling ha però le idee ben chiare: «Il Tour de Ski non è la priorità. Se chiudo tutte le porte? No, avevo già scelto di non partecipare qualche anno fa e ci sono andata comunque. Ma l’obiettivo restano soprattutto i mondiali».

Certamente colpisce come ogni anno Sundling decida di sacrificare il Tour de Ski, dal momento che anche lo scorso anno la svedese aveva già deciso di non prendervi parte, prima ancora di subire l’infortunio alla mano.
Dispiace, perché va ammesso che quest’anno la FIS ha fatto qualche passo avanti per spingere gli atleti a prendere parte a tutte le competizioni e valorizzare la Coppa del Mondo anche in stagioni con eventi clou come Mondiali od Olimpiadi. Non solo il punteggio della Coppa del Mondo, ma soprattutto un calendario pensato meglio, con pause più lunghe, dovrebbero favorire la partecipazione degli atleti, ma evidentemente anche questo non basta.

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