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Sci di fondo

Sci di fondo – Se il circuito Ski Classics “batte” la Coppa del Mondo: “Stipendi più alti, team privati, maggior visibilità”

Soltanto nelle scorse ore il fondista transalpino Lucas Chanavat esprimeva le proprie preoccupazioni per il futuro dello sci nordico, il cui appeal è in fase altamente calante, tanto che lo stesso atleta l’ha definito "uno sport in via d’estinzione" e ha sottolineato l’urgenza di individuare soluzioni che possano dargli nuova linfa, come la creazione di squadre private, sulla falsa riga di quelle ciclistiche.
Tuttavia, restando sempre con gli sci piantati a terra sui tracciati nevosi, basta osservare quanto accade nel circuito Ski Classics per comprendere che la tradizionale Coppa del Mondo è in netto svantaggio in un confronto diretto tra i due format, non fosse altro perché nelle classiche sponsorizzate Visma sono presenti team Pro, stipendi più elevati per gli atleti e gare trasmesse in chiaro in tv in Norvegia e in Svezia, contrariamente a quanto avviene con la Coppa del Mondo.
Una testimonianza diretta giunge dalla norvegese Astrid Oyre Slind, che ha parlato della sua esperienza ai microfoni di "VG": "Da quando sono entrata a far parte del circuito Ski Classics, vivo meglio. Ho vinto più di 60mila euro di premi nelle gare e soprattutto godo di un ottimo stipendio (circa 15mila euro al mese, ndr)".
Astrid Oyre Slind milita nella squadra professionistica Aker Daehlie e, ad oggi, guadagna molto di più del 95% delle sciatrici di fondo di Coppa del Mondo: "Ci sono molte persone che pensano che sia assurdo che si possa introitare così tanto gareggiando su lunghe distanze – ha proseguito –. Invece è tutto vero, ma la cosa più importante è poter vivere del proprio lavoro".
Il suo "collega" Martin Sundby a "VG" ha precisato anche che ci sono molti specialisti delle lunghe distanze che guadagnano più di 60mila euro all’anno nel circuito Ski Classics, nel quale "gli sponsor hanno visibilità, le gare vengono trasmesse su canali gratuiti e tutti i marchi possono apporre il loro nome dove vogliono sulle tute: è un sistema che funziona".
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