Tiril Eckhoff, nota biatleta norvegese, ha rilasciato un’intervista alla testata giornalistica "VG", nella quale ha clamorosamente parlato di ritiro. Un pensiero che l’ha sfiorata in primavera e la cui genesi è da ricercarsi nel periodo in cui la 32enne è risultata positiva al Coronavirus: "Ho avuto dei postumi e ho dovuto osservare un periodo di pausa. Ho lottato con il sonno ed ero semplicemente esausta", complice anche il duro lavoro di preparazione affrontato per risultare competitiva alle Olimpiadi di Pechino 2022.
Negli ultimi due anni, Tiril Eckhoff ha spinto molto sull’acceleratore, ma dopo il contagio "è sopraggiunto il pensiero di arrendersi. Forse non è così strano quando hai vinto medaglie olimpiche, 10 ori di Coppa del Mondo e anche la Coppa del Mondo assoluta. Avrei potuto rinunciare ed essere soddisfatta, ma non volevo cedere così. Non è così che voglio porre fine alla mia carriera".
Attualmente, la norvegese ha ripreso ad allenarsi gradualmente, partendo in ritardo rispetto alle "colleghe", anche se lei, per sua stessa ammissione, gode di una sorta di "bonus": "Fortunatamente, ho 10 anni di livello in Coppa del Mondo alle spalle, quindi posso non preoccuparmi troppo. Non posso farci niente. La cosa più importante è che io sia in salute, che riesca a dormire e mi senta bene. Ora si tratta di cercare di ottenere una buona qualità negli allenamenti durante l’autunno".
L’ambizione di Eckhoff è quello di iniziare la stagione di Coppa del Mondo a Kontiolahti alla fine di novembre: "Sì, ci credo e ho fiducia di essere in lotta per il podio sin dalle prime gare. L’obiettivo della stagione, comunque, resta il Mondiale di Oberhof (Germania), in programma dall’8 al 19 febbraio".
Biathlon – Tiril Eckhoff e lo spettro del ritiro: “Dopo il Covid ero esausta, volevo arrendermi…”

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