Il Mondiale Estivo di Ruhpolding ha portato all’Italia tre medaglie d’oro, due con Dorothea Wierer in super sprint e mass start, più l’oro e l’argento di Lisa Vittozzi in sprint e super sprint. Un bilancio quindi che sorride all’Italia al termine della tre giorni nella bellissima località tedesca e dà maggior fiducia per il proseguo della preparazione.
Al termine della settimana bavarese, mentre insieme agli altri tecnici stava iniziando a mettere insieme tutte le cose per ripartire in direzione Italia, Fabio Canciana si è fermato a parlare con noi per commentare i risultati del weekend, in particolare di Dorothea Wierer, che da questa primavera sta seguendo direttamente l’allenatore valdostano del CS Esercito, tecnico della squadra A maschile.
«Il bilancio è positivo – ha esordito Cianciana – perché eravamo qui per fare di nuovo esperienza di gara, con l’obiettivo ovviamente di comportarsi bene, ma anche se non fosse stato così, questo evento sarebbe stato ugualmente utile per capire a che punto fossimo con la preparazione in confronto agli altri. Per quanto riguarda i due ragazzi, sapevamo di stare abbastanza bene nel fondo, mentre al tiro qualcosa ha funzionato e qualcos’altro meno, anche se quest’ultima cosa è accaduta solo in gara, perché in allenamento stiamo facendo molto meglio. Probabilmente, da questo punto di vista, l’evento di Ruhpolding è stato loro utile per rompere un po’ il ghiaccio».
Pur non allenandola direttamente, dal momento che è seguita da Jonne Kähkönen, Edoardo Mezzaro e Mirco Romanin nella squadra femminile, Cianciana è stato molto contento per le belle prestazioni di Lisa Vittozzi. «Sono davvero felice che sia riuscita a ritrovare le sue percentuali al tiro, ma soprattutto tranquillità e serenità, che sono fondamentali. I segnali sono buoni, ma come dicono Jonne, Edo e Mirco (Romanin, ndr), un passo dopo l’altro, con calma. In ogni caso sono ottimista sul fatto che l’abbiano recuperata sulla fiducia».
Cianciana ha quindi parlato della bi-campionessa mondiale a Ruhpolding, Dorothea Wierer: «Doro ha disputato tre giorni ottimi. Lei non si sente ancora in condizione, ma si sa che è fatta così, cerca sempre quel qualcosa che non va, è il suo modus operandi per poi rendere al meglio. Sabato ha fatto qualche errore di troppo nella sprint, bastava uno in meno e avrebbe battagliato fino alla fine per una medaglia. Ma alla fine anche arrivare settima con due errori non è male. Insomma da lei sono arrivati bellissimi segnali, ma anche nel suo caso, la verità l’avremo a fine novembre».
Nell’intervista rilasciata al termine della mass start, Wierer ha iniziato a parlare del gruppo maschile con cui si allena e scherzando ha pure mandato i saluti a Daniele Fauner. Quando glielo abbiamo riferito, Fabio Cianciana ha iniziato a ridere. «Non mi sorprende, Daniele è il suo preferito, lo stima come persona ma anche come atleta. Anche l’altro giorno gli abbiamo telefonato perché voleva salutarlo. Doro non è solo la chioccia ma il sole che durante ogni giorno del raduno splende sul nostro gruppo. Lei ha un’energia invidiabile, ha il sorriso già a colazione, è sempre solare, non è facile trovare persone così. È la trascinatrice del gruppo dal punto di vista caratteriale, perché poi Tommy (Giacomel, ndr) e Dido (Bionaz, ndr) lo sono in pista».
In questi giorni abbiamo notato quanto all’interno dello staff tecnico azzurro regni una grande unità di intenti, anche tra chi nel corso dell’estate ha lavorato separatamente nei due gruppi, come Kähkönen e lo stesso Cianciana, che si sono confrontati spesso al poligono e hanno festeggiato insieme per i successi ottenuti. «La separazione è utile per una questione lavorativa, una scelta fatta in primavera per consentire a due gruppi ampi di lavorare su determinate cose. Alla fine l’unica vera differenziazione è stato il lungo raduno in quota delle donne, che noi non abbiamo fatto, ma per il resto abbiamo fatto le stesse cose e sul tiro siamo allo stesso punto. Ci interfacciamo costantemente con i tecnici della femminile, anche perché siamo tutti da Alex (Inderst), Alla fine l’armonia è la base di un gruppo, se si va d’accordo è tutto più semplice, ognuno con il proprio ruolo, ma disponibile a fare tutto e mettersi a disposizione dell’altro. Questo è importantissimo».
Abbiamo quindi salutato Cianciana, pronto a raggiungere la sua Valle d’Aosta da Ruhpolding, primo viaggio di un’altra settimana molto impegnativa. L’allenatore azzurro, infatti, seguirà Wierer ad Annecy, dove l’azzurra prenderà parte al Martin Fourcade Nordic Festival, recandosi a Bolzano per partire con lei verso la Francia e raggiungere già sabato sera stesso la Val Martello per alcuni giorni di allenamento con l’azzurra, prima degli Italiani. Anche per gli allenatori è un periodo molto impegnativo.