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Biathlon – Didier Bionaz: “Sto lavorando sul tiro, è un percorso tortuoso ma credo nel mio potenziale”

È arrivato un 38° posto per Didier Bionaz nella sprint del Mondiale Estivo di Ruhpolding. Il valdostano del Centro Sportivo Esercito ha commesso due errori al tiro, migliorando però rispetto alla giornata di ieri, anche se i tempi di esecuzione sono stati ancora un po’ alti, ma soprattutto ha faticato sugli skiroll.
Tutto normale nel corso della preparazione, quando spesso si hanno alti e bassi, come sta dimostrando anche lo stesso Ponsiluoma, in difficoltà qui a Ruhpolding dopo aver dominato i Campionati Svedesi soltanto la scorsa settimana.

Al termine della gara, dopo aver recuperato le energie nutrendosi adeguatamente, seguendo la nuova linea introdotta da Romani, il valdostano si è fermato a parlare in mixed zone. Molto intelligente, Bionaz non si è lasciato andare a facili conclusioni, cercando di notare intanto gli aspetti positivi anche in una giornata difficile, analizzando per bene la sua prestazione.

«Rispetto a ieri è andata un po’ meglio – ha affermato l’azzurro – in particolare al tiro, anche perché a terra abbiamo cambiato due cose nel pomeriggio di ieri, che hanno portato qualche risultato. Peccato non averlo fatto già nei giorni scorsi. Sugli skiroll a livello atletico ho fatto fatica, non riuscivo a rendere nonostante il ritmo ci fosse, non stavo male. Nell’ultimo giro, però, ero cotto, non avevo abbastanza forza. Devo ammettere che speravo di stare un po’ meglio, perché nella settimana ad Anterselva avevo avuto delle buone impressioni, ma nel corso della preparazione è normale che le cose cambino da una settimana all’altra. Purtroppo, oggi, con gli skiroll un po’ lenti ero anche un po’ seduto, tecnicamente non ero messo benissimo.
Dall’altra parte sono molto contento di aver fatto queste gare e aver ritrovato il gusto di partecipare a una competizione ufficiale, soprattutto in questo clima. Mi è piaciuto molto e mi sono divertito, nonostante sofferenza e arrabbiature varie. È stato utile per rompere il ghiaccio. Inoltre è stato importante vedere Tommy vicino agli altri, ciò dà tanta fiducia perché abbiamo lavorato sempre assieme, quindi vuol dire che la squadra sta facendo le cose nella giusta direzione, come allenamento e tutto. Per tutta l’estate mi sono sentito bene, quindi sono fiducioso e niente affatto preoccupato, ci sta fare più fatica».

Così l’azzurro ha descritto le due serie di tiro odierne: «Oggi nella serie a terra mi ha un po’ frenato l’errore iniziale. Quando parti male, ci pensi un po’, ma ci sta. Alla fine la prima serie non è stata negativa, ho solo aspettato un po’ tra il primo e il secondo. Molto meglio rispetto a ieri. In piedi, invece, fatico ancora con la posizione, cado tanto in avanti. Infatti, nei primi tre colpi ho fatto bene, poi ho sentito che ero in posizione stile Michael Jackson, con lo skiroll della gamba sinistra che si muoveva un po’ in avanti, così ho dovuto aggiustare un po’ e mi sono fermato per ritrovare posizione, per poi sparare fuori».

Il valdostano vuole guardare avanti con fiducia soprattutto per ritrovare le migliori sensazioni al tiro, consapevole che il percorso sarà tortuoso e fatto di alti e bassi, ma allo stesso tempo convinto di avere i mezzi per ottenere risultato di alto livello. «Al tiro stiamo facendo passi avanti, è un percorso che richiede tanto tempo. Magari ci saranno giornate top, altre in cui si tornerà indietro, quando si lavora è un percorso sempre un po’ altalenante, al tiro come dal punto di vista fisico. Ci vuole tanto tempo, magari non sarà quest’anno (che troverò continuità), ma voglio continuare a lavorare perché credo di avere un buon potenziale. Questo inverno vorrei far vedere ciò che so fare, che è quello che più mi ha deluso lo scorso anno perché non ero al mio livello. Ci tenevo a farlo già qui, ma non ero in condizione, spero di riuscirci nel prossimo appuntamento».

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