Eirik Myhr Nossum, allenatore della nazionale norvegese di sci di fondo, ha commentato sulle colonne del quotidiano "Dagbladet" la prolungata assenza dalle competizioni da parte degli atleti russi (e bielorussi, ndr), dopo le recenti dichiarazioni del presidente del CIO, Thomas Bach, che ha di fatto esteso il "ban" nei loro confronti a causa dell'invasione ai danni dell'Ucraina.
In particolare, Nossum ha sottolineato come la Russia sia una nazione leader nel movimento dello sci nordico, oltre ad avere "forse il miglior sciatore del mondo, Alexander Bolshunov". E, ancora: "Spero che quest'anno torneranno in gara. Perché in tal caso, significherebbe che la guerra e la miseria in Ucraina sarebbero finite. Questa è la ragione più importante. Il fatto che vogliamo buoni avversari, invece, è un'esigenza secondaria".
La Norvegia dello sci di fondo, peraltro, non sarà comunque sprovvista di avversari, qualora dovessero non essere al via i russi: "C'è William Poromaa dalla Svezia che ha fatto grandi passi avanti ed è in via di sviluppo - ha commentato Nossum -. Poi, c'è Ivo Niskanen, che l'anno scorso si è ben comportato in molte gare. Nella sprint c'è il francese Richard Jouve che ha vinto la Coppa. Quindi non temo il fatto di non avere concorrenza, ma per ora non mi concentro molto su nessuno, se non su noi stessi".
Erik Røste, rappresentante della Norvegia nel consiglio di amministrazione della FIS, ha commentato più duramente la situazione rispetto a Nossum: "Questo è uno scenario assolutamente straordinario ed è un brutale attacco ai diritti umani, alle persone e all'Ucraina. Poi la mia chiara opinione è che anche lo sport debba reagire. Sono stato molto chiaro su questo in passato e lo sono altrettanto adesso. Il quadro non è cambiato, questa guerra è durata troppo a lungo".
Com'è noto, anche la punta di diamante della Norvegia del fondo, Johannes Høsflot Klæbo, si è sempre dichiarato contrario alla partecipazione di fondisti russi e bielorussi alle competizioni: "E lo sostengo ancora - ha puntualizzato a 'Dagbladet' -. Una stagione senza rivali russi non farebbe comunque venir meno le motivazioni".