Una situazione a dir poco drammatica quella dello sci di fondo britannico. La settimana scorsa UK Sports, l’ente governativo britannico che si preoccupa dei finanziamenti per lo sport, ha stabilito i prossimi finanziamenti per gli sport invernali in vista delle Olimpiadi del 2026.
La cifra per le discipline sulla neve non dovrebbe però consentire allo sci di fondo di avere la stessa organizzazione degli ultimi anni, anche perché deve dividere i soldi con sport come sci alpino e snowboard che hanno avuto risultati migliori.
«Sì, c’è una crisi» ha ammesso Musgrave in una conversazione con VG, dopo aver chiuso al terzo posto la Lysebotn Opp che ha aperto il Blinkfestivalen.
La situazione è davvero difficile per lui, Andrew Young e James Clugnet, il trio che compone la squadra di sci di fondo britannica. Ancora peggio vanno le cose per lo staff tecnico, dal momento che la coppia di allenatori norvegesi, responsabili del processo di preparazione degli atleti, Hans Kristian Stadheim e Jostein Vinjerui, non percepiscono lo stipendio dal mese di giugno.
Musgrave ha voluto quindi rendere omaggio ai suoi allenatori, che sono comunque rimasti vicini ai loro atleti: «Hans Kristian e Jostein non hanno avuto un contratto dopo l’inverno. Sono stati pagati mensilmente fino a giugno, ma da allora non hanno ricevuto nulla. Sono state leggende, molto semplicemente. Entrambi hanno deciso di prepararci un programma di allenamento, pure senza percepire nulla, di loro spontanea volontà».
I fondisti britannici attraverso GB Snowsport, l’associazione sciistica britannica, hanno un budget che viene da UK Sport, che distribuisce denaro agli sport olimpici e paralimpici. UK Sport ha anche un cosiddetto programma di "classe mondiale" di cui lo sci di fondo britannico ha fatto parte fino a questa primavera, ma è fondamentale ottenere i risultati attesi, cosa non avvenuta nello sci di fondo britannico alle ultime Olimpiadi, nonostante le tante buone gare dei tre anni precedenti.
Così, vi era grande incertezza su cosa sarebbe successo alla squadra dopo le Olimpiadi. La squadra ha appreso questa settimana che lo sci di fondo non fa parte del programma di "classe mondiale" di UK Sport. L’associazione ha ancora dei fondi, ma devono essere distribuiti tra diversi sport e sono molto inferiori a quelli ricevuti in passato.
La cifra è così bassa che gli atleti britannici potrebbero anche non prendere parte a tutte le tappe della Coppa del Mondo ed è a rischio anche il Mondiale. Musgrave ha spiegato: «(Con questi soldi ndr) ciò che possiamo ottenere al massimo non è abbastanza vicino al necessario per far funzionare la squadra con un allenatore, skiman e le trasferte. Sappiamo già ora che questo autunno non ci saranno raduni. Riusciremo ad andare alle gare, ma non a un’intera stagione di Coppa del Mondo. E forse nemmeno il Mondiale di Planica. Ma non voglio lamentarmi, perché so che lo sport è fare spettacolo. Sapevamo che le Olimpiadi erano dannatamente importanti. Ecco come funziona lo sport di alto livello. Allo stesso tempo, abbiamo buoni sciatori e potremmo essere davvero un’ottima squadra. Siamo saliti sul podio diverse volte. È un peccato se non riuscissimo a partecipare ai Mondiali per assenza di soldi».
La crisi dello sci di fondo britannico: pochi soldi, allenatori non pagati, nessun raduno autunnale e Mondiali di Planica a rischio
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