Quello tra allenatore e atleta è un rapporto speciale. Spesso un tecnico è anche il primo confidente dell’atleta da lui allenato o allenata, ne ascolta gli sfoghi, vive le sue gioie e i suoi dolori. Spesso è nelle difficoltà più che nelle vittorie, che questo rapporto diventa ancora più stretto e speciale.
Ne è una dimostrazione l’intervista rilasciata da Yulia Stupak a Match TV. L’olimpionica russa ha parlato del suo rapporto con Markus Cramer, per anni allenatore di Stupak e oggi responsabile della nazionale azzurra di sci di fondo. Un legame reso più stretto proprio nei momenti difficili, sportivi e umani, dal momento che pochi anni fa la forte campionessa russa ha perso la mamma, dopo aver già perso il papà da bambina. L’allenatore tedesco le è sempre stato vicino, le ha fatto sentire quasi l’affetto di un genitore. Ecco perché, nel corso dell’intervista a Match TV, Stupak si è commossa più volte parlando del suo ex allenatore.
«Markus non è più il mio allenatore, ma siamo ancora legati come persone – ha affermato Stupak a Match TV – siamo sempre in contatto però non come allenatore e atleta, ma da amici, da persone che sono vicine. Poi, ovviamente, dal lato sportivo oggi il mio allenatore è Borodavko e ascolto lui».
Quindi Stupak ha spiegato cosa ha reso speciale il suo rapporto con Cramer: «Sono immensamente grata a Markus per avermi sempre capita. E in generale, mi ha dato tante cose: calore e supporto. Questo è l’uomo che ha vissuto con me uno dei momenti più difficili della mia vita. Prima di ogni gara, mi diceva sempre una cosa tanto importante per me che probabilmente non riuscirò a dire adesso… (si ferma, piangendo, ndr) che mia madre mi vede e mi ama. Markus, prima delle gare, non mi diceva nulla di tecnico, ma questa frase, che in un momento poteva cambiare così tanto. Probabilmente ricorderò per il resto della mia vita, quando, dopo aver vinto la medaglia, Markus mi disse che "mia madre era orgogliosa di me"».
I due non si sono più visti da quando la Russia ha chiuso anticipatamente la stagione. Quindi, quando si incontreranno nuovamente, Stupak e Cramer lo faranno probabilmente direttamente in occasione di qualche gara. Come reagiranno? «Sono sicura che se lo vedo, mi metto a piangere. E molto probabilmente anche lui, perché siamo due persone così sentimentali. Quando ha lasciato la squadra, mi ha detto: "Sono immensamente felice di aver lavorato con te". Inoltre mi ha sempre confessato che io e Legkov siamo i suoi due atleti preferiti. Ne sono orgogliosa. Mi ha anche: "Se io e mia moglie ti adottassimo?" Gli ho risposto: "Sì, perché no?" Ho solo ricordi così belli con lui. Penso che ci saranno ancora momenti grazie nei quali gioiremo insieme».
Sci di Fondo – Stupak si commuove parlando di Cramer: “Quando ci rivedremo, piangeremo; da lui ho ricevuto calore e supporto”
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