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Fisi, il tribunale di Milano vieta il nuovo accordo con Armani: Kappa ottiene il successo nella battaglia legale

Brutte notizie per la Fisi. BasicItalia Spa (proprietaria del marchio torinese che veste la nazionale azzurra da 11 anni) vince la battaglia legale contro la Federazione Italiana Sport Invernali che ora è obbligata a rinnovare il contratto con Kappa fino a Milano Cortina 2026.
Per il giudizio di merito pendente tra le parti, ovvero il contratto che l’azienda ha iniziato con la Federazione Italiana Sport Invernali nel 2011, rinnovandolo nel 2017 e in scadenza a fine aprile 2022, ma con un diritto di prelazione, a favore dell’azienda piemontese, inserito tra le clausole. La FISI ha inviato a BasicItalia una proposta di sponsorizzazione quadriennale, ovvero dalla prossima annata 2022/23 e fino alla stagione 2025/26 che porterà ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina, ricevuta dalla Giorgio Armani Spa, ma l’azienda ha fatto sapere a via Piranesi che intendeva esercitare la propria prelazione, che prevedeva appunto di avviare un nuovo contratto alle stesse condizioni contrattuali della “proposta Armani”.
Il tribunale ha inoltre ritenuto che la condotta tenuta da FISI costituisca un chiaro indice della volontà di concludere con terzi il nuovo contratto di sponsorizzazione, in palese violazione del patto di prelazione. E ora cosa succede? C’è un rischio che non si può assolutamente escludere: gli atleti di tutte le discipline FISI potrebbero gareggiare senza un marchio ufficiale, visti i rapporti tra l’azienda proprietaria di Kappa e l’attuale presidenza Roda. Naturalmente il numero 1 di via Piranesi può avviare un nuovo mandato portando a casa le prossime elezioni federali.

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