L’abbiamo vista scherzare tanto con le compagne e gli allenatori tra un allenamento e l’altro, ma lavorare con il massimo impegno ogni volta che con la carabina in spalla si trovava ad affrontare un allenamento combinato, fondo più biathlon, in quota a Bessans. Basta questo per comprendere al meglio come Lisa Vittozzi stia affrontando la preparazione in questa nuova Italia nata con il direttore agonistico Klaus Höllrigl, lo scorso anno allenatore proprio della sappadina del CS Carabinieri.
Con il responsabile Alex Inderst, gli allenatori di tiro Jonne Kähkönen ed Edoardo Mezzaro, e l’allenatore di fondo Mirco Romanin, Vittozzi sta affrontando con il massimo impegno la preparazione che apre il nuovo quadriennio olimpico.
L’azzurra ha rilasciato dichiarazioni interessanti al sito ufficiale dell’IBU, proprio nel corso del raduno che si è svolto tra Lavazé e Bessans, facendo il punto della situazione sulla preparazione e parlando del nuovo gruppo. «Mi sento davvero bene in questa squadra e il lavoro è di alta qualità – ha affermato Vittozzi all’IBU – Jonne si sta rivelando un’aggiunta positiva, avendo portato nuove idee. Pur essendo un allenatore esigente, allo stesso tempo, è anche molto paziente, tranquillo e sempre premuroso. Inoltre non avevo mai lavorato con Edoardo (Mezzaro) prima e ho trovato una persona competente, che capisce le mie esigenze e sa come aiutarmi. Se sono una guida per le compagne? Io sono ancora giovane – ha aggiunto ridendo – ma se posso aiutare le mie compagne a crescere, anche solo facendo da esempio o da punto di riferimento da rincorrere durante gli allenamenti, sono molto felice di questo».
Gli ultimi quattro anni sono stati un autentico rollercoaster per Lisa Vittozzi, iniziato con la stagione più bella della sua carriera, a sancire la crescita costante di un’atleta predestinata al successo, poi seguita da una stagione buona e due invece molto difficili. L’azzurra ha tanta voglia di tornare a risalire e questa volta farlo nuovamente con costanza, come ha già dimostrato di saper fare per la maggior parte della sua carriera: «Sento che il ciclo che si è appena concluso non è stato esattamente positivo per me, ma ha rappresentato sicuramente un’esperienza di apprendimento. Ho imparato molto e sono cresciuta come persona e non solo come un atleta. Inizio questo nuovo viaggio verso Anterselva 2026 con più esperienza e consapevolezza».
Vittozzi non ha mai perso di vista i suoi obiettivi, anche nei momenti più difficili non si è arresa, nemmeno quando la terra sembrava quasi crollarle sotto i piedi, come accaduto lo scorso anno ad Anterselva. La sappadina non si è mai fermata e ha cercato di reagire, convinta sempre di sé stessa, del suo lavoro e delle persone al suo fianco. L’azzurra crede che anche le difficoltà, in realtà, la aiuteranno a essere un’atleta migliore: «L’anno scorso ho lavorato molto sull’aspetto mentale, mentre quest’anno il piano è di tornare alle basi del biathlon. Ho bisogno di trovare il modo naturale di sparare, cosa che sento di aver perso per strada nelle passate stagioni. Allora sarò pronta. Ho imparato a soffrire, ma non ad arrendermi; a continuare a lottare per i miei obiettivi anche quando tutto sembrava andare storto. Ho passato dei giorni molto bui, quando odiavo questo sport, ma alla fine la mia passione e determinazione mi hanno aiutata a rialzarmi e so che continuerò a farlo finché non avrò raggiunto i miei obiettivi».
E con lei lo faranno tutti i suoi tifosi, pronti a seguirla ed incoraggiarla in pista, dalla tv o attraverso i social, non facendola mai sentire sola, pronti a tornare a esultare con lei come già fatto in tante occasioni.
Lisa Vittozzi all’IBU: “A volte ho odiato il biathlon, ma passione e determinazione mi hanno aiutato a rialzarmi; lo farò finché non otterrò i miei obiettivi”
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