È appena tornata nella sua Valle Pesio, in provincia di Cuneo, dopo il secondo raduno della nazionale juniores e giovani di biathlon, che nelle ultime due settimane ha lavorato in quota a Passo di Lavazè, ospite del Dolomiti Apart & Rooms. Da anni nello staff tecnico delle nazionali azzurre, Samantha Plafoni è tra i tecnici più esperti nonostante l’ancor giovane età, tanto che il nuovo dt Klaus Höllrigl le ha assegnato il ruolo di allenatore responsabile della squadra, mentre Francesco Semenzato è il coordinatore e responsabile dell’intero settore giovanile.
Plafoni è molto soddisfatta di quanto ha visto in occasione del raduno in Trentino. «Abbiamo lavorato molto – ha affermato l’allenatrice azzurra contattata da Fondo Italia – i nostri atleti erano nella seconda e terza settimana di carico, così hanno svolto tante ore e alte intensità, con molti lavori attorno alla soglia. Abbiamo fatto un bel blocco di lavoro anche al tiro. Rispetto al precedente raduno, quando ci si era concentrati su base e precisione, qui abbiamo svolto tanto lavoro combinato con gli skiroll. Abbiamo svolto i primi lavori di intensità e martedì anche un test con la squadra femminile affrontando una individuale. Abbiamo svolto un primo vero lavoro ad alta intensità, a ritmo da gara».
Un test utile perché per le giovani, ma anche per i maschi stessi, è importante vedere all’opera atlete di altissimo livello come Lisa Vittozzi. «È sempre importante avere un confronto con atleti e atlete più grandi – ha spiegato Plafoni – anche per i maschi stessi una campionessa come Lisa è un punto di riferimento, come la stessa Federica Sanfilippo, che ha partecipato al test. Devo dire che tutto il gruppo si è ben comportato, ovviamente c’è chi organicamente sta meglio rispetto ad altri in questa fase, ma complessivamente si sono ben difesi. Martina Trabucchi e Gaia Brunetto sono partite con il piede giusto, le più grandi del nostro gruppo, non sono distanti dalle coetanee che sono nel gruppo principale. Comunque è stato un bel test, una 12,5 km nella quale erano al via da Astrid Plösch a Lisa Vittozzi. Per loro è importante vedere atlete di Coppa del Mondo».
Plafoni ha parlato anche di un aspetto fondamentale con i giovani, la scuola. Nel corso del precedente raduno tanti avevano ancora l’esame di maturità. «Questo raduno è stato molto importante perché molti venivano dall’esame di maturità, quindi ora sono più liberi anche mentalmente e possiamo permetterci di sottoporli a carichi più importanti, a differenza di quanto fatto in occasione del primo raduno.
Sono veramente orgogliosa di loro, è bello scoprire che sono bravi anche a scuola. Sono stati tutti promossi con buoni voti e pensate che Sara Scattolo è uscita addirittura con cento. Cosa possiamo chiedere di più? Bravi».
Dopo aver parlato dell’ultimo raduno, Samantha Plafoni è entrata nello specifico dell’organizzazione dello staff tecnico. «Franz (Francesco Semenzato, ndr) è il responsabile del settore giovanile, ci dà una mano e fa da supervisore nel corso dei nostri raduni, ci aiuta ed è fondamentale nell’organizzazione. Nel corso della stagione lo vedrete spesso presente in Coppa Italia, dal momento che è la figura di riferimento del settore giovanile. Io ho il ruolo di allenatore di responsabile, sono la persona di riferimento dello staff tecnico in assenza di Franz, anche se nel lavoro siamo tutti interscambiabili, io, Pietro (Dutto, ndr), Aline (Noro, ndr) e Saverio (Zini, ndr). Anche nei compiti facciamo più o meno tutto, pure se io e Aline ci concentriamo più sul tiro, mentre Pietro e Saverio sul lavoro atletico. È uno staff molto competente e tra noi c’è un gran feeling, un bellissimo spirito di collaborazione. Nonostante abbia appena smesso, Saverio si è subito integrato bene, anche per i giovani è una bella figura di riferimento, perché è ancora fresco della sua carriera da atleta. Soprattutto i maschi sovente gli chiedono consigli e la sua presenza può portare solo aspetti positivi. Lo stesso Pietro continua a fare gare e ciò è uno stimolo importante per i giovani che lo vedono. Aline è il punto di riferimento per l’utilizzo dello scatt».
Nella passata stagione sono arrivati tanti risultati positivi tra Mondiali Juniores ed EYOF, così come la vittoria di Sara Scattolo in IBU Cup Junior. Samantha Plafoni ha voluto però ricordare che le vittorie giovanili sono un bel segnale e ovviamente vengono accolte con gioia, ma l’obiettivo deve essere un altro: «Ai giovani non abbiamo parlato di medaglie, perché lavoriamo in ottica futura, la nostra è una programmazione è a lungo termine. Ovviamente per allenarsi al meglio è importante porsi anche degli obiettivi a medio termine, ma devono essere sempre legati ai miglioramenti personali. Noi lavoriamo sulla crescita degli atleti, poi ovviamente se arrivano le medaglie siamo contenti, ma non siamo qui per quelle. La cosa più importante è far progredire gli atleti e le atlete uno scalino alla volta».