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Sci di fondo

Sci di Fondo – Anche due fondiste norvegesi criticano la FIS: “Stesse distanze degli uomini? Era meglio un cambiamento graduale”

Continua a far discutere la scelta della FIS di equiparare le distanze di gara delle competizioni femminili e maschili. Ciò ha portato a ridurre le distanze in alcune gare maschili, come le 15 km che sono diventate 10 e lo skiathlon, passato da 30 a 20 km. La 50 km è invece rimasta invariata.
Qualcosa in più è cambiato invece per le donne, dal momento che se la 10 km è rimasta invariata, lo skiathlon è passato da 15 a 20 km, mentre la 30 km è diventata addirittura una 50 km.

Diverse proteste da parte delle atlete, che hanno contestato la FIS per diverse ragioni. Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato il pensiero di Anna Comarella (clicca qui), critica per diversi motivi. La veneta non è preoccupata dall’aumento delle distanze di gara, in quanto ritiene che con l’adeguato allenamento si possa fare, ma crede che le competizioni potrebbero essere meno spettacolari, soprattutto in una 50 km nella quale i distacchi dovrebbero farsi pesanti. Inoltre la fondista delle Fiamme Oro aveva anche sottolineato il fatto che la FIS aveva proposto un sondaggio su questo argomento, chiedendo un’opinione alle atlete, che con grande maggioranza avevano votato contro questo cambiamento, ma la loro voce non è stata poi presa in considerazione. Infine l’azzurra si era soffermata anche sul fatto che se in stagione le atlete gareggeranno sulle nuove distanze, ai Mondiali di Planica, invece, si troveranno nuovamente ad affrontare quelle consuete fino a pochi mesi fa.

Anche due colleghe norvegesi dell’azzurra, Marte Skaanes e Julie Myhre hanno ammesso, in un’intervista rilasciata a Langrenn, di essere scettiche su questa scelta della FIS. Le due venticinquenni della nazionale d’élite femminile della Norvegia, ritengono che un tale cambiamento avrebbe meritato un avvio più graduale e si sarebbero aspettate che questa stagione fosse di prova per capire se queste modifiche funzionino o meno. Secondo Skaanes, ciò avrebbe dato ad atleti, organizzatori e al pubblico stesso la possibilità di adattarsi ai nuovi formati.

«Non capisco bene perché non hanno deciso di fare un periodo di prova, nel corso del quale in alcuni weekend di gara uomini e donne avrebbero gareggiato sulle stesse distanze. Lo hanno fatto con le nuove staffette miste e ha funzionato molto bene» ha affermato Skaanes a Langrenn.com.

Skaanes e Myhre non credono nemmeno al discorso dell’uguaglianza tra uomo e donna riferito alle distanze di gara. «Ci sono differenze fisiologiche tra donne e uomini. Siamo più piccole e abbiamo meno massa muscolare, quindi distanze uguali sono relativamente più pesanti per noi. A questo punto si crea l’opposto di ciò che la FIS dice di voler raggiungere». Insomma, le donne sono costrette a fare più fatica rispetto agli uomini.

Skaanes e Myhre sono scettiche anche sul fatto che distanze uguali renderanno lo sci di fondo uno sport più interessante, come invece argomentato dalla FIS nel giustificare la sua decisione. «Cinquanta chilometri saranno brutali. Ci saranno grandi differenze. Spero solo che non cali l’interesse per lo sci di fondo con distacchi così grandi» ha sottolineato Skaanes.
Myhre ha aggiunto: «Sono un po’ preoccupata per il valore dello spettacolo che andremo a offrire. Le competizioni hanno anche lo scopo di intrattenere il pubblico, e anche se la cinquanta chilometri è in programma solo una volta all’anno, dobbiamo tenere a mente che le persone hanno molte scelte e dovrebbero decidere di guardare la cinquanta chilometri su un canale a pagamento piuttosto che qualcos’altro».

Alla fine Skaanes ha poi sottolineato di non essere preoccupata per sé, in quanto si ritiene più competitiva quando le gare si fanno più lunghe.

Ricordiamo quali sono le nuove distanze adottate dalla FIS.

Coppa del Mondo: sprint, 10 km, 20 km, 50 km, skiathlon da 20 km (10 km + 10 km)
Mondiali U23 e Junior: partenza a intervalli di 10 km, sprint, staffetta mista 4×5 km, mass start di 20 km
EYOF: partenza a intervalli di 7,5 km, sprint, staffetta mista 4×5 km.

Ai Mondiali di Planica, a meno di cambiamenti dell’ultimo momento, il programma delle competizioni sarà invece quello tradizionale: sprint, skiathlon 15/30 km, partenza a intervalli 10/15 km, mass start 30/50 km, oltre a team sprint e staffette (4×10 km uomini e 4×5 km donne).

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