Anamarija Lampic, fuoriclasse slovena dello sci di fondo capace di vincere la Coppa del Mondo di sprint e di piazzarsi tra le prime dieci nella graduatoria generale, com’è noto ha scelto di emulare Stina Nilsson e di cambiare disciplina, abbracciando il biathlon.
Intervista da "Biathlon World", Lampic ha menzionato proprio la svedese, dicendo che "era già un esempio per me nello sci di fondo. Mi piace il suo modo di sciare e soprattutto la sua tecnica, forse perché è alta come me e mi rivedo in lei. Il mio ragazzo può testimoniare: da molto tempo guardo quello che fa… Lei e Denise Herrmann mi hanno mostrato che si può fare molto".
Intervista da "Biathlon World", Lampic ha menzionato proprio la svedese, dicendo che "era già un esempio per me nello sci di fondo. Mi piace il suo modo di sciare e soprattutto la sua tecnica, forse perché è alta come me e mi rivedo in lei. Il mio ragazzo può testimoniare: da molto tempo guardo quello che fa… Lei e Denise Herrmann mi hanno mostrato che si può fare molto".
L’atleta ha aggiunto: "Amavo lo sci di fondo, ho vinto una Coppa del Mondo e tre medaglie ai Mondiali. Naturalmente volevo una medaglia olimpica, ma non è stato possibile. Dopo i Giochi ho iniziato a pensare sempre di più al biathlon e a praticarlo, perché non volevo vivere con il rimpianto di non averlo provato".
Lampic ha ammesso di essere consapevole del fatto che non sarà semplice ottenere subito grandi risultati nel biathlon, perché "non si può imparare a sparare in un mese: è come un bambino che deve imparare a camminare… Gli serve un anno! Quindi sarò paziente e ascolterò l’allenatore".
Per il prossimo inverno, di conseguenza, "non sento pressioni, non ho aspettative, sto solo imparando e mi sto godendo il mio nuovo sport e la mia vita. Mi piace prendere le cose in modo positivo. Anche se dovessi arrivare ultima nelle prime gare, non sarà un problema".
Lampic ha ammesso di essere consapevole del fatto che non sarà semplice ottenere subito grandi risultati nel biathlon, perché "non si può imparare a sparare in un mese: è come un bambino che deve imparare a camminare… Gli serve un anno! Quindi sarò paziente e ascolterò l’allenatore".
Per il prossimo inverno, di conseguenza, "non sento pressioni, non ho aspettative, sto solo imparando e mi sto godendo il mio nuovo sport e la mia vita. Mi piace prendere le cose in modo positivo. Anche se dovessi arrivare ultima nelle prime gare, non sarà un problema".