Un lavoro combinato con skiroll e tiro a terra, tante serie, seguita molto da vicino da Jonne Kähkönen ed Edoardo Mezzaro, che la osservano dal cannocchiale o mettendosi in ginocchio alla sua destra per osservarne da vicino i movimenti. Nel caldo di Bessans, ma niente a che vedere con quello che molti stanno soffrendo in città, Lisa Vittozzi con maglia a maniche corte e pantaloncini si allena sul tiro a terra, una serie dietro l’altra.
Noi attendiamo la conclusione dell’allenamento per chiederle un pensiero sulla decisione dell’IBU di cambiare il sistema di assegnazione dei punto, mentre per quanto riguarda altri argomenti rimandiamo alla parte conclusiva dell’estate. Vittozzi nel frattempo ha finito, si siede un attimo davanti al poligono, cerca di recuperare energie dopo il lungo allenamento e ride chiacchierando con i tecnici, ponendosi delle sfide e degli obiettivi da raggiungere, seguendo la propria indole competitiva anche in allenamento. Poi, prima di chiudere, a proposito di sfide, chiede di poter fare una serie in piedi ma su bersagli a terra e proprio in quel momento si alza il vento. Rebecca Passler vede la scena, si avvicina e comincia a disturbarla cercando di indurla all’errore. Un’immagine che rende bene l’idea della serenità del gruppo e di quanto la sappadina stia legando con le compagne più giovani.
Terminata la serie, Vittozzi si avvicina e si mette a parlare con noi di questo cambio regolamentare. In buona parte le modifiche convincono la sappadina del Centro Sportivo Carabinieri, anche se alla fine crede che fondamentalmente cambi poco, perché a vincere sarà sempre il o la migliore. «Sono d’accordo con la decisione di abolire gli scarti e sul nuovo punteggio per le posizioni di vertice – ha affermato l’azzurra – perché, per quanto riguarda il primo cambiamento, ritengo sia giusto premiare la continuità nella partecipazione alle competizioni, in modo che nessuno salti tappe per prepararne altre. Sul secondo, penso che premiare i migliori classificati con un punteggio più alto penso che sia una cosa giusta, ma a parer mio andava bene anche come era prima, perché alla fine il più forte ha sempre la meglio».
Diverso invece è il suo pensiero sulla mancata assegnazione dei punti di Coppa del Mondo per le gare mondiali. L’azzurra non vuole essere critica, semplicemente sembra proprio non capirne la motivazione. «Devo essere sincera, la mancata assegnazione dei punti per le gare dei Mondiali non la comprendo appieno». Non è l’unica a pensarla così.
L’azzurra ci saluta, sale sul pulmino e si prepara a tornare in appartamento per riprendere del tutto le energie, perché nel pomeriggio è attesa da un allenamento in palestra e il raduno è ancora molto lungo.
Biathlon – Lisa Vittozzi: “D’accordo con l’abolizione degli scarti e maggiori punti per le posizioni top, ma sul Mondiale …”

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