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Sci di fondo

Visma Ski Classics, il Team Robinson Trentino è sempre più mondiale: “Esploriamo nuovi mercati”

Nel mondo della lunga distanza dello sci di fondo, il circuito Visma Ski Classics registra la presenza di quello che – ad oggi – è il sodalizio italiano più competitivo, vale a dire il Team Robinson Trentino, i cui responsabili lavorano giorno dopo giorno, ora dopo ora, con l’obiettivo di diventare sempre più forti.
Il patron della squadra pro-team, Gianni Casadei, ha rilasciato un’intervista al quotidiano "Alto Adige", tracciando innanzitutto un bilancio della scorsa stagione: "Siamo felicissimi perché abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Ci eravamo prefissati di entrare nei primi dieci, cosa che abbiamo sfiorato (dodicesimi), pur avendo corso metà gare senza i nostri quattro atleti di punta, i tre russi e Thomas Gifstad per via del Covid. Se avessimo avuto la squadra al completo, avremmo raggiunto tranquillamente il risultato".
Oltre a questo, "abbiamo indicato a tutto lo Ski Classics nuove strade, quelle di un team internazionale: siamo il primo team internazionale del circuito, portando pure atleti americani, che avremo anche nel 2023. Abbiamo anche fatto crescere un gruppo di giovani italiani, che quest’anno sarà ancora più folto. Purtroppo il conflitto russo ci ha tolto colui che avrebbe potuto essere uno degli atleti più performanti, parlo di Sergey Ardashev, classe ’98, che reputo più forte dello stesso Vokuev. La scorsa stagione abbiamo lanciato Frida Erkers, che si è imposta come una tra le migliori donne e che, infatti, quest’anno è passata ad uno fra i maggiori team svedesi".
Da un punto di vista agonistico, ha detto Casadei, il Team Robinson Trentino deve rafforzare la propria posizione, ma "è chiaro che se i russi riuscissero a gareggiare il nostro ranking migliorerebbe sicuramente. Vogliamo rinforzare l’immagine internazionale del team, con atleti della Repubblica Ceca, Polonia, forse Russia, Norvegia, Svezia, USA e naturalmente Italia. Questo ci consente di esplorare anche ‘nuovi mercati’ e di cercare di dare al team anche una dimensione economica, promuovendo l’immagine del Trentino, degli sponsor su mercati che sono molto più importanti del ristretto mercato italiano. In questo senso, il fondo in Italia soffre di un peccato originale, che è quello di essere estremamente ristretto, di essere un ambiente nel quale, più che competere con i migliori, ci si accontenta di essere i primi tra gli… ultimi. Purtroppo chi decide per la Nazionale penalizza spesso atleti ‘civili’ che meriterebbero la convocazione, parlo ad esempio della Corradini, di Panisi, che di conseguenza ha dovuto smettere".
E poi, in ultimo "vorremmo intensificare il lavoro dell’Academy e degli amatori, che per noi è molto importante. Ci piacerebbe legare tutte queste attività alla promozione dell’immagine del Trentino e dei nostri sponsor in giro per il mondo e rafforzare il Team Talent dei giovani italiani".
A Casadei ha fatto eco, sempre sulle colonne dell’"Alto Adige", Bruno Debertolis, manager del Team Robinson Trentino: "Quest’anno abbiamo, unici in Ski Classics, un coinvolgimento di tutte le nazioni più importanti al mondo dove si pratica lo sci di fondo, contando che nei nostri ranghi c’è sempre Justyna Kowalczyk (Polonia), che indossa la nostra tuta anche quando gareggia per conto suo e con il logo ‘Trentino’ in testa".
L’inverno venturo "rischia" di vedere il Team Robinson Trentino protagonista, ha specificato Debertolis: "Per quanto riguarda noi e lo staff, siamo ormai super rodati e il livello prestazionale dei materiali è all’altezza dei team più forti al mondo, senza alcun dubbio, fatto confermato anche nelle ultime gare in Scandinavia su terreni difficili e dove noi eravamo sicuramente tra i primi due o tre team più veloci".

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