Nella passata stagione ha vinto 32 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino. Parliamo dell’Albergo Dolomiti, a Passo di Lavazè, che nella passata stagione è stato sede dei raduni di grandissime squadre di sci di fondo, biathlon e combinata nordica, che l’hanno scelto per la posizione strategica in quota e per la professionalità di chi vi lavora.
Dopo gli ottimi risultati delle squadre che vi hanno soggiornato nella passata stagione, era quindi inevitabile che numerosi team di sci di fondo e biathlon scegliessero questa struttura anche per la preparazione alla stagione 2022/23.
La nazionale maschile di biathlon vi ha già soggiornato per il secondo raduno stagionale, che si è svolto lo scorso giugno. Dal 4 al 14 luglio sarà quindi il turno della nazionale Juniores e Giovani di biathlon, mentre la nazionale femminile, guidata da Lisa Vittozzi, si recherà nell’albergo di Passo di Lavazè dal 7 luglio, direttamente da Bessans.
Dal 18 luglio, fino al 30, sarà quindi il turno della nazionale Milano-Cortina 2026 di sci di fondo, con una folta rappresentanza maschile e femminile. Negli stessi giorni, l’Albergo Dolomiti ospiterà anche la nazionale femminile austriaca di biathlon, con una delle big del circuito, Lisa Hauser, che raggiungerà Lavazè il 25 luglio per fermarsi fino al 3 agosto.
Il 4 agosto arriverà all’Albergo Dolomiti un altro grande team del biathlon internazionale, la Germania femminile, guidata da campionesse come Herrmann e Preuss. Chissà se in gruppo vi sarà anche Marte Olsbu Røiseland, dal momento che la squadra tedesca è diretta proprio dal marito. Più o meno negli stessi giorni ci sarà anche la nazionale di sci di fondo del Liechtenstein, allenata da Ilia Chernousov, ma soprattutto la nazionale finlandese di sci di fondo, che con un gruppo molto numeroso occuperà le stanze dell’Albergo Dolomiti dal 3 al 23 agosto.
Alla vigilia di Ferragosto, sarà anche il momento del gruppo di Markus Cramer della nazionale italiana di sci di fondo, che dovrebbe restare al Dolomiti fino al 23 agosto. L’allenatore tedesco è molto legato a questo albergo, dove negli ultimi anni ha spesso soggiornato con il suo gruppo della nazionale russa.
Quando andranno via Italia e Finlandia di sci di fondo, all’Albergo Dolomiti si vedranno nuovamente le carabine. Dal 23 agosto, infatti, vi sarà il grande ritorno della nazionale norvegese di biathlon, che negli ultimi anni ha sempre scelto Lavazè per allenarsi. Il gruppo norvegese si fermerà fino al 6 settembre, quando verrà sostituito da un’altra nazionale scandinava, quella svedese di biathlon, che ha nel suo gruppo, oltre a Samuelsson, che lo scorso anno si era recato privatamente all’Albergo Dolomiti nello stesso periodo della Norvegia, anche l’azzurro Lukas Hofer.
A settembre, infine, la stagione estiva si concluderà con i fratelli Aukland e la squadra delle lunghe distanze Team Ragde Charge, che soggiornerà nella struttura del Passo di Lavazè dal 18 al 30 settembre. Oltre ai team vi sono anche alcuni atleti che nel corso dell’estate si recheranno qui, come le biatlete Fialkova e Bendika, ma altri nomi importanti anche dello sci di fondo hanno già contattato la struttura e presto potrebbero aggiungersi alla lista.
«Siamo davvero felici che le squadre venute qui lo scorso anno abbiano deciso di riconfermare – ha sottolineato Milena Monsorno, che gestisce l’Albergo Dolomiti assieme al fratello Michele – anzi, siamo anche stati costretti a respingere alcune richieste di team importanti perché eravamo già al completo. Ciò significa che i team si sono trovati bene nel nostro albergo e hanno notato la professionalità con cui lavoriamo. Ci fa piacere, poi, che anche dei singoli atleti ci stiano contattando chiedendoci di poter soggiornare in altre strutture legate all’Albergo Dolomiti».
Un ottimo lavoro che ha spinto il biathlon norvegese a scegliere questa struttura come sede di alcuni raduni in Italia addirittura fino ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026: «Mi ha fatto enormemente piacere – ha sottolineato Monsorno – anche perché sono degli ospiti fantastici, sempre gentili ed espansivi. Pensate che lo scorso anno ci hanno anche lasciato foto, pettorali e tanto altro in regalo per ringraziarci del nostro lavoro. Sono dei cimeli che conserviamo orgogliosamente e dimostrano anche la portata umana di questi atleti».