Tre volte campione del mondo di skiroll nelle sprint da cento metri, Emanuele Becchis ha dimostrato che non si diventa più volte iridati per caso. Con una grande intelligenza tattica, sfruttando al meglio le proprie caratteristiche di velocità, ma mostrando progressi enormi in resistenza, il cuneese dello Sci Club Entracque Alpi Marittime ha colto il terzo posto in una difficilissima sprint da 1,4 km, a Bø, nella contea di Telemark, in Norvegia.
A rendere speciale il podio di Emanuele Becchis, oltre alla distanza, è il parco partenti di livello internazionale assoluto, dal momento che erano al via tantissimi campioni dello sci di fondo norvegese, guidati da Klæbo e tutta la nazionale sprint norvegese, ma anche i britannici Clugnet e Young, oltre al cinese Wang Qiang. In questi anni, l’azzurro ha lavorato tanto insieme allo staff tecnico composto dal dt Michel Rainer e dall’allenatore responsabile Emanuele Sbabo, per migliorare le proprie doti di resistenza, diventando ora un atleta veramente completo, come ha dimostrato nella gara di oggi. Battersi alla pari con fondisti che fanno la differenza in Coppa del Mondo di sci di fondo, vivendo come insegnante e allenandosi nei ritagli di tempo concesso dal lavoro, è qualcosa di speciale, significa avere testa e passione fuori dalla norma.
Anche un fenomeno con Klæbo l’ha notato, così in finale ha deciso di marcarlo stretto all’inizio e di imporre un ritmo molto più alto rispetto a quanto fatto nei precedenti turni quando si è limitato a controllare per poi battere tutti nel finale. Il fenomeno norvegese ha mostrato che con sci o skiroll ai piedi cambia poco: è il più forte al mondo, imbattibile, dominante fisicamente e troppo intelligente e scaltro tatticamente. Alle sue spalle è stata però battaglia con una volata batticuore che ha premiato Taugbøl, che distratto al fotofinish ha rischiato di perdere la seconda piazza a vantaggio di un Lele Becchis, giunto terzo dopo essere uscito dall’ultima curva in quinta piazza, ma bravissimo a mettersi tutto sull’estrema sinistra, quasi a sfiorare le barriere per spingere al massimo della velocità, battendo così i britannici Young e Clugnet.
Ma Emanuele Becchis ha fatto cose speciali anche nei turni precedenti. Nei quarti ha sopreso tutti scattando prima dell’ultima curva e prendendo l’interno, mandando fuorigiri il cinese Wang, il migliore in qualificazione e già salito sul podio nella Coppa del Mondo di sci di fondo, che in confusione ha rischiato quasi di cadere, terminando al quarto posto la batteria e venendo eliminato. In semifinale, invece, Becchis ha rischiato di cadere all’imbocco del rettilineo finale, è quasi ripartito da fermo, stando in quinta posizione e in modo totalmente inspiegabile è riuscito a trovare un pertugio nel quale è stato capace di infilare lo skiroll beffando Arnesen e Myhre, chiudendo così terzo e ripescato.
Forte anche l’emozione di tutto lo staff tecnico azzurro, perché questo risultato è un altro grande successo. Un campione come Emanuele Becchis, infatti, ha saputo evolversi in questi anni, ha avuto l’umiltà di cogliere i propri difetti e pur non essendo un atleta professionista, è sempre bene sottolinearlo, ha lavorato moltissimo per migliorarsi. Faticava nelle sprint sul bagnato? Allora con lo staff tecnico azzurro ha cercato di affinare la sua tecnica sul bagnato. Doveva migliorare la partenza? Ha lavorato su quello. Faticava in qualificazione? È cresciuto anche lì. Doveva migliorare nella resistenza per essere competitivo nelle sprint lunghe? Oggi si è visto che ha fatto anche quello. Da applausi.
Come da applausi è stato anche il resto della squadra azzurra, capace di infilare nella top ten anche Matteo Tanel e Tommaso Dellagiacoma, giunti rispettivamente settimo e ottavo, eliminati in semifinale da Klæbo e Clugnet, in una batteria che non ha qualificato lucky loser. Molto bravo anche Michele Valerio, giunto 14°, ed uscito di un soffio, primo eliminato. A punti anche Riccardo Lorenzo Masiero (21°), bravissimo in qualificazione, Jacopo Giardina (23°), Michael Galassi (29°) e Alberto Dalla Via (30°).
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° J.H. Klæbo (NOR)
2° H.S. Taugbøl (NOR)
3° E. Becchis (ITA)
4° A. Young (GBR)
5° J. Clugnet (GBR)
6° H.A. Arnesen (NOR)
7° M. Tanel (ITA)
8° T. Dellagiacoma (ITA)
9° S. Myhre (NOR)
10° A. Korsæth (NOR)
Gli altri italiani
14° M. Valerio
21° R.L. Masiero
23° J. Giardina
29° M. Galassi
30° A. Dalla Via