Da poche settimane Charlotte Kalla ha chiuso la propria carriera agonistica, un percorso che le ha consentito di mettersi al collo 9 medaglie olimpiche (di cui 3 ori) e 13 iridate (tre titoli) oltre ad un Tour de Ski ed una cinquantina di presenze complessive sui podi di Coppa del Mondo. Ora che questa porta si è chiusa, sulla strada della quasi trentacinquenne svedese si stanno aprendo diverse possibilità, la prima è rappresentata dal ruolo di ambasciatrice e testimonial di SkiStar, brand che promuove il turismo invernale in Svezia e per il quale Charlotte svilupperà una linea di abbigliamento legata allo sci di fondo al femminile.
"Mi sembra un sogno, di fatto continuerò ad allenarmi in montagna e sulla neve – ha raccontato un’entusiasta Kalla ai microfoni di Aftenbladet – all’inizio non volevo crederci, poi ci siamo seduti e ho capito che era un’occasione imperdibile. E’ fantastico poter sviluppare un marchio nuovo e la mia speranza è di invogliare quante più persone possibile a conoscere e praticare lo sci di fondo e a vivere la montagna".
Nel frattempo, su una strada parallela, la FederSci svedese sta cercando di sfruttare al meglio il bagaglio di esperienza e di notorietà di Charlotte, magari tratteggiandole un posto su misura nei quadri tecnici e dirigenziali. La stessa Kalla conferma come "c’è un dialogo costante e qualche piccola analisi l’abbiamo già intavolata insieme, specie su statistiche su come avviene il reclutamento tra i giovani ed il successivo passaggio nelle categorie maggiori, davvero interessanti".
Da parte sua il manager della nazionale svedese Anders Byström non nasconde come avere la possibilità di collaborare con Charlotte Kalla possa rappresentare una risorsa per l’intero movimento gialloblu.
Ed a proposito, alla domanda su quale fosse la sua opinione sul "divorzio" tra Dahlqvist, Karlsson e Svahn dalla federazione, Charlotte Kalla risponde che "vorrei essere più inserita per poter dare una risposta, ma al momento non me la sento di esprimere un giudizio dall’esterno. Alla fine quello che conta è che le ragazze possano ottenere i risultati migliori e non ne farei un dramma particolare a priori". Va ricordato come la stessa Charlotte, in una parentesi della sua carriera tra il 2016 ed il 2018 ha preferito allenarsi in solitaria.
Fondo – Chiarlotte Kalla tra il nuovo lavoro e la federazione

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