Ha 35 anni ma ancora tanta voglia di ottenere risultati, nonostante abbia già vinto in carriera tre ori olimpici e due mondiali. Kamil Stoch non vuole far camminare da soli i suoi compagno della Polonia e ha deciso di andare avanti nella sua carriera.
La stagione passata è stata avara di soddisfazioni per il campione polacco e anche per il resto della squadra. «Il finale di stagione è stato molto difficile, in generale – ha raccontato Stoch a Skijumping.pl – non solo perché non abbiamo ottenuto risultati soddisfacenti. Non è stata una tragedia, ma nemmeno è andata così bene».
Per rilanciarsi, la Polonia si è affidata a Thomas Thurnbichler, allenatore appena trentaduenne, quindi anche più giovane di Stoch, che ha però subito apprezzato il nuovo coach della squadra e ha ancora più voglia di proseguire: «Abbiamo avuto un incontro online con il nuovo allenatore. Si è presentato e ci ha spiegato le sue idee. Ha detto quali sono i suoi obiettivi. Tutto ciò mi ha fatto venire voglia di continuare a fare ciò che voglio. Vorrei saltare finché posso farlo al livello più alto. Sono concentrato. Prima di tutto, voglio migliorare ulteriormente. Mi concentro sul prossimo futuro e il resto vedremo».
Stoch ha ammesso che il nuovo allenatore ha già conquistato la squadra: «È già stato raggiunto un rapporto di fiducia. Ci siamo capiti molto rapidamente. Abbiamo subito stabilito un linguaggio comune e una comprensione reciproca. Sono contento che l’allenatore, nonostante la sua giovane età, sia già così preparato. E per di più, ha un approccio sano e una mano ferma nel senso positivo della parola. Ha il controllo della situazione e si può percepire quanto sappia come raggiungere gli obiettivi prefissati. Grazie a questo, non abbiamo dubbi e possiamo seguire le indicazione dell’allenatore con piena fiducia».
Thomas Thurnbichler ha anche introdotto dei metodi particolari, come quello di far cantare gli atleti mentre sono in in-run e in volo. Alla vigilia della finale di Champions, che vedrà il Liverpool impegnato contro il Real Madrid, Kamil Stoch, grandissimo tifoso dei Reds, non ha avuto dubbi su cosa cantare, la canzone legata al calcio più bella al mondo, You’ll never walk alone. «Il suo obiettivo è rompere una certa monotonia, farci divertire e ritrovare in una situazione leggermente diversa. Ho cantato l’inno del Liverpool. Ho detto all’allenatore che avrei provato a cantare abbastanza forte da essere ascoltato a Parigi. Spero che Jürgern Klopp abbia sentito (ride, ndr)». Magari non lo avrà sentito, ma da grande appassionato di salto con gli sci, l’allenatore tedesco avrà certamente apprezzato questa intervista del campione polacco.
Salto con gli sci – Kamil Stoch: “Mi concentro sul prossimo futuro e intanto salto cantando l’inno del Liverpool”

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