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Sci di fondo

Sci di Fondo – Halfvarsson e il contenzioso con la Federazione: “Lavoriamo per un accordo, ma i team privati pagano meglio della nazionale”

La passata stagione lo ha visto protagonista di diversi bassi e alti, ma il finale è stato degno di nota per Calle Halfvarsson, che a metà marzo ha concluso una dura stagione di Coppa del Mondo salendo di nuovo sul podio. Proprio a Falun, nella sua Svezia, il trentatreenne è giunto secondo nella 15 km in tecnica libera, a nove secondi da Didrik Tønseth, salendo sul podio dopo tre anni e mezzo, e si è imposto nella team sprint mista, in coppia con una fenomenale Jonna Sundling.

«È stato meraviglioso poter salire di nuovo sul podio
– ha ammesso Halfvarsson in occasione della diretta televisiva per celebrare l’assegnazione del Mondiale a Falun per il 2027 – ovviamente è stato speciale poterlo fare a Falun. Ottenere un risultato positivo dà un senso di sicurezza prima dell’allenamento estivo ed è anche una prova che tengo ancora il passo. Certo, è anche stata una competizione speciale, l’ultima della stagione e dopo un’Olimpiade, ma penso che sarebbe stata comunque sufficiente per un quarto o un quinto posto se avessero partecipato tutti i migliori. La team sprint mista? È stata molto divertente, ma se riesci a essere in squadra con Jonna (Sundling, ndr), ti devi impegnare molto per non vincere».

Halfvarsson, che aveva anche paventato un possibile ritiro all’inizio del passato inverno, ha deciso di andare avanti e ha l’obiettivo mondiale di Planica: «So che nella giornata giusta posso andare molto veloce e sentirmi competitivo. Spero di poterlo fare ai Mondiali di Planica a febbraio. Ma per arrivare al Mondiale, ho bisogno prima di fare delle buone gare in Coppa del Mondo per guadagnarmi un posto in squadra».
In Svezia, intanto, proseguono le trattative tra fondisti e Federazione sul contratto che è stato proposto agli atleti. Halfvarsson è tra coloro che ancora non hanno firmato: «Lo stipendio proposto non è adeguato a quello che chiediamo, quindi bisogna metterci tutti a lavorare per un accordo. Ci sono gli sponsor, quindi mi sembra strano non si possa fare meglio di quanto è stato fatto. Almeno, ora si è mosso qualcosa e noi sciatori abbiamo deciso che qualcosa deve cambiare. Quest’anno ho ricevuto ottime offerte per correre in squadre che fanno parte del circuito delle lunghe distanze. A quanto pare, in questo momento si viene pagati meglio per andare in una squadra privata rispetto alla nazionale».
L’argomento della serata erano però i Mondiali. Halfvarsson ha fatto il suo esordio mondiale nel 2013 in Val di Fiemme, poi nel 2015 gareggiò con tante aspettative ai Mondiali casalinghi di Falun, che vennerò però dominati da Northug: «È stato bello vivere un Mondiale in casa. I miei ricordi più forti sono l’oro di Charlotte e Johan (Kalla e Olsson). Da parte mia, il Mondiale di Falun 2015 non è stato positivo dal punto di vista individuale, non ho ottenuto quanto volevo. Puntavo più in alto».
Quando Falun ospiterà i Mondiali del 2027, Halfvarsson starà per compiere 39 anni. Lo svedese però non vuole già tagliarsi del tutto fuori: «Sarebbe bello competere in due Mondiali casalinghi, ma dovrei comportarmi così bene da essere selezionato. In questo momento ho la speranza di poter andare avanti fino al 2027. E penso che sarebbe veramente divertente. Ma ovviamente dipende dagli anni che avranno preceduto l’evento. Voglio capire di avere ancora il passo che voglio, ma è chiaro: se vinco un oro a Trondheim 2025, il posto è già assicurato (ride, ndr)».

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