Il consiglio della FIS di mercoledì e giovedì a Milano deciderà se accettare o meno le proposte arrivate dai meeting dei Comitati delle varie discipline. Saranno quindi giornate molto importanti perché molto probabilmente arriverà la conferma che nella prossima stagione uomini e donne gareggeranno sulle stesse distanze.
Una scelta che fa molto discutere, in particolare per quanto riguarda i format delle gare femminili. È stata l’ultima decisione arrivata con Vegard Ulvang alla presidenza del Comitato Sci di Fondo, dal momento che il norvegese ha lasciato questo ruolo al termine di un lungo periodo in cui ha cambiato molto il volto della disciplina, non sempre in meglio.
Il voto all’interno del Comitato Sci di Fondo ha visto i vari rappresentanti dividersi, tanto che la proposta è passata con il 57% dei voti favorevoli e il 43% dei contrari, tra i quali anche l’Italia.
Secondo quanto riferito da NRK, che è venuta in possesso di documenti della FIS, in un sondaggio effettuato dalla stessa Federazione Internazionale di Sci è venuta fuori una cosa che da una parte è un po’ inquietante: la maggioranza piuttosto netta degli atleti intervistati è contraria a questo cambiamento. Alla domanda se uomini e donne dovrebbero gareggiare sulle stesse distanze, indipendentemente dalla lunghezza, il 73% ha risposto no. Ancora più impressionante è il dato delle donne, in quanto la percentuale di no tra le atlete sale addirittura all’88%! Al sondaggio hanno risposto 114 atleti provenienti da 25 nazioni diverse, con una media di sei anni di esperienza in Coppa del Mondo.
Inoltre, si è scoperto che la distanza più votata dagli atleti per disputare gare su stessa distanza è stata la 10 km, mentre quella meno votata è stata la 50 km.
L’ex fondista italiana, Virginia De Martin Topranin, oggi rappresentante degli atleti, ha così risposto a NRK: «Abbiamo chiesto quasi la stessa cosa qualche anno fa e la maggioranza degli atleti era favorevole a gareggiare sulle stesse distanze. Improvvisamente il risultato è stato diverso quest’anno. Quindi è stato un po’ sorprendente per noi. È molto importante che possiamo dire la nostra opinione. Martti Jylhä, che con me è il rappresentante dell’atleta, voterà contro questa proposta a Milano. Abbiamo fatto tutto il possibile in questo caso».
De Martin Topranin ha preferito non svelare la propria opinione sull’argomento, ma crede che alcuni temono che lo sci di fondo femminile sarà meno divertente quando le distanze si allungheranno, come la 50 km. «Le 50 km possono portare a distacchi maggiori in pista. Allo stesso tempo, ci sono stati grandi distacchi con Therese Johaug nelle ultime stagioni, quindi non sono certo le distanze il punto».
Molto contraria alla parità di distanze Heidi Weng: «Non sono favorevole alla proposta. Passiamo più tempo sulla stessa distanza e poi fare gare più lunghe rispetto agli uomini. Quindi spero che questo non accada. Per aumentare l’eccitazione, bisognerebbe gareggiare su 7,5 o 5 chilometri. Ci sarebbe maggior lotta per il podio».
Sci di Fondo – Parità di distanze tra uomini e donne? Fondisti contrari, soprattutto le atlete: no dall’88%!
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