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Biathlon – Lisa Vittozzi: “Con le nuove compagne vogliamo creare un gruppo coeso, ci aiuterà a ottenere risultati”

Serena, sorridente e rilassata. Lisa Vittozzi ha raggiunto Viareggio con la voglia di guardare avanti e iniziare un nuovo ciclo, quello che porterà a Milano-Cortina 2026. La sappadina del CS Carabinieri sta cercando di sfruttare questo primo raduno al mare – una scelta della direzione agonistica che ha fatto felici tutti gli atleti – per creare gruppo e generare con le sue compagne di squadra quell’unità di intenti decisiva per crescere insieme in vista del nuovo quadriennio olimpico. La ventisettenne di Sappada si allena quest’anno con Samuela Comola, Michela Carrara, Irene Lardschneider, Rebecca Passler, Hannah Auchentaller, Linda Zingerle, Beatrice Trabucchi ed Eleonora Fauner. 
Nell’intervista video rilasciata a Fondo Italia, Vittozzi ha mostrato anche grande umiltà, non definendosi la leader del gruppo ma solo la più esperta, perché ha voglia di mettersi a disposizione delle compagne e aiutarle a crescere, ma allo stesso tempo sa di poter lei stessa trarre giovamento da loro. Arrivata in Coppa del Mondo molto giovane, Lisa Vittozzi sa cosa significhi trovarsi alle porte del massimo circuito e vuole aiutare le giovani ad entrarci con la massima tranquillità possibile. Ovviamente l’azzurra ha parlato del nuovo staff tecnico, della curiosità di lavorare con un allenatore straniero (Jonne Kähkönen) ed è tornata sull’operazione al naso avuta in aprile, un intervento di rinoplastica utile a sistemare il setto nasale deviato e aiutarla nella respirazione. Infine, uno sguardo al Mondiale di Oberhof, la località dove ha ottenuto i suoi due successi in Coppa del Mondo.
Questo un breve stralcio scritto dell’intervista a Vittozzi, che potete poi guardare per intero nel VIDEO qui sotto.
«Iniziare la preparazione al caldo fa bene e credo che essere qui possa facilitare anche la creazione del gruppo. Mi dispiace che molti abbiano lasciato in questi anni, abbiamo condiviso tante gioie e fatto parte del cammino insieme. È brutto quando qualcuno si ritira, ma il momento arriva per tutti, arriverà un giorno anche per me e sarà triste».
«Non mi definisco la leader di questo gruppo di allenamento, ma solo l’atleta con maggiore esperienza. Spero di poter dare a queste ragazze un aiuto nell’allenamento e credo che anche loro possano aiutarmi tanto, ricreando quel gruppo che negli ultimi anni è andato perso perché tanti hanno abbandonato. L’obiettivo è creare una squadra unita, perché con un gruppo coeso si ottengono i risultati migliori. Un consiglio alle giovani? Vivere questo momento il più serenamente possibile, senza pensare troppo alla Coppa del Mondo, che è solo uno step da fare vivendolo nel modo più naturale possibile».
«Sono molto curiosa di allenarmi con un tecnico straniero, sarà una nuova esperienza e porterà nuove conoscenze. Non vedo l’ora di iniziare questo percorso. Penso mi possa aiutare».

«Come è stato il periodo di pausa? Aprile è stato pessimo, perché dopo una settimana a casa dovevo operarmi ma ho preso il covid e sono stata costretta a rimandare. Ma almeno mi sono riposata. Dopo l’operazione al naso sto benissimo, non ho mai respirato così bene. La respirazione è fondamentale».
«Oberhof mi evoca un bel ricordo, la località dove ho ottenuto le mie prime due vittorie. Certo, poi lì ho fatto anche brutte gare, ma sono contenta che il Mondiale si svolga lì. Spero di arrivarci al meglio e, se sarà così, sono sicura di poter dire la mia. Speriamo di avere il mio fan club presente».

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