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Sci di fondo

Sci di Fondo – Linn Svahn rivede la luce: “Sta procedendo bene, ma è importante evitare battute d’arresto”

Dopo anno di stop, Linn Svahn inizia a vedere nuovamente la luce. La campionessa svedese, non ha preso parte alla stagione 2021/22 per le conseguenze di un infortunio alla spalla, subito addirittura nel febbraio 2021, inizialmente sottovalutato dallo staff medico della nazionale svedese, che l’ha fatta poi operare soltanto lo scorso autunno.
Saltata l’Olimpiade, Svahn ha pensato soltanto a fare tanta riabilitazione, ma non ha smesso di allenarsi, addirittura sciando spesso senza bastoni, come ha raccontato lei stessa, per decine e decine di chilometri. «È importante stare molto attenti giorno per giorno – aveva raccontato lo scorso febbraio sul canale Youtube della Swedish Ski Association – capire ciò che la spalla può sopportare e quanto duramente puoi caricarla. Qualche volta che ho detto al mio allenatore: "Non so quanto sono vicino al limite di ciò che la spalla può sopportare, ma penso di essere molto vicino". Quindi il piano è cercare di essere il più vicino possibile, ma non andare oltre per subire poi delle battute d’arresto». 
Pochi giorni fa, Svahn è tornata a parlare con i media. La fondista svedese l’ha fatto a Bruksvallarna, in occasione del Campionato Svedese di team sprint. All’Expressen, Svahn non ha nascosto che a inizio stagione avrebbe voluto correre addirittura già in questa gara, ma è stata poi costretta a rinunciare. Dall’altra parte la vincitrice della coppa di specialità sprint 2019/20 è apparsa molto fiduciosa sulla sua situazione di saluta: «Il mio obiettivo era quello di poter correre la gara finale, avrei voluto gareggiare a Bruksvallarna, ma quell’intento è venuto meno quando ho dovuto subire un secondo intervento chirurgico. Ora sto cercando di passare più tempo possibile sulla neve. Sciare è molto delicato per la mia spalla, quindi questa stamattina ho sciato per molto tempo, sia con i bastoncini che senza. Non ho problemi, le cose stanno procedendo bene. Sono in una fase molto buona. C’è ancora del lavoro da fare per rafforzarla (la spalla). Ora è più allenamento di forza che riabilitazione, sono in una fase davvero buona. Il grande obiettivo è stato quello di evitare battute d’arresto. Abbiamo cercato di aumentare i carichi in maniera controllata ed è bello quando la spalla risponde a quello che faccio. L’importante è non tornare indietro. Sarebbe frustrante sapere che quello che ho fatto un mese fa non lo posso fare adesso».
Insomma messaggi positivi dalla svedese, anche se la sensazione è che ci sia ancora tanto da lavorare.

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