Otto medaglie, due delle quali oro, tra sci di fondo e biathlon, non sono bastate al SOK, il Comitato Olimpico Svedese, che si aspettava qualcosa in più dalle due discipline dopo i risultati ottenuti nelle ultime stagioni. Il responsabile delle operazioni del Comitato Olimpico Svedese, Peter Reinebo, ha ammesso a SVT di non essere soddisfatto al cento per cento di quanto ottenuto dalla Svezia in queste due discipline: «Nello sci di fondo e nel biathlon abbiamo ottenuto risultati non in linea con le nostre capacità».
Una critica pesante, alla quale ha risposto Lars Öberg, responsabile dello sci di fondo presso la Federazione Svedese di sci. «Non è strano ricevere delle critiche – ha ammesso all’agenzia TT – dobbiamo avere una mentalità aperta ed essere preparati a essere giudicati anche con altri punti di vista, pure da un partner come SOK. Non c’è da stupirsi che possa avere delle opinioni su questo. Ma possiamo anche giungere a conclusioni diverse nella valutazione. Non è strano».
Tra le varie critiche, Reinebo ha sollevato anche quella sulla preparazione alla quota, avendo sottolineato quanto soprattutto i giovani abbiamo fatto fatica. «È solo positivo essere sfidati – ha affermato Öberg – se ci sono opinioni costruttive su ciò che possiamo fare ancora meglio, sono solo felice che vengano dette. Se non ottieni feedback positivi, non puoi nemmeno avvitare le viti giuste per migliorare in vista delle prossime Olimpiadi o Mondiali.
Forse la critica più aspra, tuttavia, Reinebo l’ha rivolta alla squadra di supporto: «Si poteva vedere anche a occhio nudo che in nessuna gara di biathlon e sci di fondo abbiamo avuto gli sci migliori». Sicuramente questa critica è quella che fa più male a Lars Öberg, che ha concluso: «Avremo un incontro con SOK e Peter Reinebo in cui daremo il nostro punto di vista su ciò che è stato buono e su ciò che può funzionare meglio per il futuro. Ciò include i problemi che ha espresso».
Insomma, anche quando si vince tanto e contro avversari di altissimo livello, possono piovere critiche.
