Dopo tanti anni nella nazionale ucraina di biathlon, ma soprattutto dopo aver condannato l’invasione russa ed essersi anche fotografare con la bandiera ucraina, Olga Abramova tutto avrebbe immaginato tranne di vedersi licenziare dalla nazionale ucraina di biathlon perché russa.
Ecco quanto scritto da Abramova in un lungo messaggio su instagram, nel quale non ha nascosto la delusione per la decisione del Ministero dello Sport Ucraino, ma allo stesso tempo ha nuovamente espresso il proprio sostegno per l’Ucraina, nazione alla quale si è legata.
«Oggi, con grande sorpresa, ho letto sui media che sono stata licenziata dalla composizione della squadra Ucraina di biathlon a causa del mio paese di origine.
Fin dai primi giorni di guerra, sono categoricamente contraria all’invasione dell’Ucraina!!!
Infatti, il 24 febbraio, il primo giorno di guerra, mentre ero in un campo di addestramento a Syanki, nella regione di Leopoli, per motivi indipendenti da me, sono stata costretto a lasciare il territorio del centro sportivo e ad andare nella regione della Transcarpazia. Dopo di che, dopo aver attraversato il confine con l’Ungheria, sono andato da mia figlia di un anno e mezzo, che a quel tempo era in Russia.
10 anni della mia carriera sportiva sono passati sotto la bandiera ucraina, 10 anni sono stata cittadina ucraina e ne sono orgoglioso! E ora mi fa male anche il cuore per tutte le persone che soffrono, per tutte le vittime innocenti e milioni di destini rovinati….
Guardo con orrore cosa sta succedendo alla mia nativa Kharkov e Chernigov, come la base sciistica è stata completamente distrutta, che è diventata la mia seconda casa, come dozzine di altre città in tutta l’Ucraina sono state spazzate via dalla faccia della terra.
Ma perché allora adesso, quando il nostro Paese ha bisogno di unità e sostegno, iniziamo una sorta di smontaggio interno e cerchiamo traditori dove non ce ne sono? A causa delle ambizioni di una persona, non ho smesso di amare questo paese e le persone….
Auguro a tutti voi pazienza, resistenza in questo momento difficile e, naturalmente, un cielo sereno sopra la vostra testa!
