Home > Notizie
Biathlon , Interviste , Pianeta Italia

Biathlon – Cedric Christille: “C’è una grande competizione interna, che fa molto bene al nostro movimento”

Quella appena conclusa è stata una stagione dai due volti per Cedric Christille. Il ventitreenne valdostano ha fatto fatica nella prima parte di stagione, tanto che dalla IBU Cup è stato costretto a ripartire dalle competizioni italiane, ma quando ha ritrovato spazio internazionale nel finale di stagione, ha saputo sfruttarlo con dei buoni piazzamenti, soprattutto in Val Ridanna, dove ha ottenuto due ventiseiesimi posti.

Il finanziere ha così commentato la sua stagione: «Per me non è stato uno degli anni più facili. Ho iniziato in IBU Cup su al Nord, non è andata bene e sono tornato in Coppa Italia. Nei primi mesi non riuscivo a trovare serenità al tiro e condizione sugli sci. Finalmente è poi arrivato febbraio e ho ritrovato belle sensazioni sia al poligono che sugli sci. Fortunatamente c’era la concomitanza con i Mondiali Junior, che mi ha così offerto la possibilità di salire nuovamente in IBU Cup. Alla fine credo di aver dimostrato che comunque sono lì, manca quello step in più, ma sento che il mio livello sia cresciuto rispetto anni scorsi. Sto cercando di progredire e intendo farlo nelle prossime stagioni».

Anche perché alle spalle di Christille ci sono i giovani che spingono per entrare con continuità in IBU Cup e anche più su. Il valdostano lo sa, ma non ha paura: «Dietro spingono, la competizione interna è molto alta, ma questo può fare bene a tutto il movimento. Una volta c’era meno gente ed eravamo sempre i soliti, invece ora il livello è alto sin da giovani. Quindi bisogna spingere, andare forte, sparare bene e veloce. Il biathlon è così oggi, bisogna sciare al meglio e sparare nel modo migliore, non ci si può accontentare di fare bene solo una cosa curando solo un aspetto».

Christille è consapevole di dover però lavorare soprattutto nel lato sci di fondo: «Penso che il grande lavoro sia da fare nello sci, ma credo sia una cosa che dovremmo fare tutti noi, perché pure i migliori italiani pagano spesso qualcosa sugli sci. Il prossimo anno, dovremo tutti crescere in quell’aspetto recuperando rispetto a francesi e norvegesi che ci danno spesso la paga sugli sci. Alla fine il tiro è solo una conseguenza della prova nel fondo».

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image