“There’s a Starwoman waiting in the sky, she’d like to come and meet us, but she think she’d blow our minds”. Nulla meglio delle parole della canzone “starman” di David Bowie, ovviamente riadattata in questo caso al femminile, per descrivere quanto fatto da Jonna Sundling in queste qualificazioni.
Nella sprint in classico di Falun, nella sua Svezia, Sundling ha dato dei distacchi non umani alle sue avversarie, dimostrando una crescita impressionante. Dominante in questo format di gara e in crescita anche nelle distance, difficile immaginare dove possa arrivare la svedese, se dovesse confermarsi anche il prossimo anno.
Alle sue spalle, la prima delle umane, è la solita finlandese Joensuu, seconda a 8”41. Si avete letto bene, oltre otto secondi. Per lei sarà fondamentale evitare altre cadute ai quarti. Terza piazza per Matintalo e quinta per Kerttu Niskanen, a dimostrazione di una Finlandia anche ben messa anche con i materiali. Quarta la svedese Hagström, mentre Lampic ha chiuso in una buona sesta posizione a oltre nove secondi. La vincitrice della classifica sprint, Maja Dahqlvist, ha concluso al nono posto a 10”20.
In totale la Svezia ha qualificato otto atlete, tra le quali anche Frida Karlsson, ventottesima. La prima finlandese è Myhre dodicesima, ma anche Falla ha superato il taglio insieme a Heidi Weng, Anna Svendsen e Lotta Udnes Weng. Out invece Tiril Udnes Weng, caduta in discesa.
Taglio delle qualificazioni superato anche da due azzurre. Caterina Ganz ha confermato quanto fatto vedere per tutta la stagione, chiudendo in 20ª piazza. Molto brava Nicole Monsorno, capace di concludere in 25ª posizione. Una bella notizia per la giovane trentina, che conquista così i suoi primi punti in Coppa del Mondo.
Niente da fare per Lucia Scardoni, che ha concluso 33ª. Assente Greta Laurent, che si è ammalata. Peccato, perché avrebbe meritato di chiudere la sua bellissima stagione con una team sprint in coppia con suo marito Federico Pellegrino.