Nella settimana in cui ha annunciato il suo ritiro dal biathlon ed è riuscito anche a salire sul podio nella pursuit di domenica, giungendo secondo, Erik Lesser si sta rendendo protagonista anche di una bella iniziativa sui propri social. Il biatleta tedesco sta repostando tutte le foto pubblicate con tanto di messaggi da parte degli atleti ucraini. Alcune immagini sono anche molto forti, come quelle di Merkushyna oppure di Tsymbal, ma soprattutto di case distrutte e bombardamenti, accompagnate da post scritti in cirillico.
Il tedesco ha spiegato cosa l’ha spinto a fare questo sia attraverso alcune stories, che con una bella intervista a NRK. Lesser ha tanti fan e amici in Russia, come aveva dimostrato aiutando Latypov quando aveva preso il covid mentre era a Ruhpolding, aiutandolo donandogli i rulli per allenarsi durante la quarantena, così ha deciso di utilizzare i social per mandare loro quelle immagini che nella loro patria vengono censurate, renderli coscienti di cosa sta accadendo. Ovviamente non tutti i suoi fan hanno preso bene quello che sta facendo: «Ho pensato di mostrare loro un po’ di verità e non solo quello che viene loro mostrato in Russia. Ho perso 10.000 follower russi, ma me ne sono rimasti 20.000. Spero di poter convincere un altro atleta a prendere in carico il mio account questa settimana per mostrare ancora più verità. Non importa quante persone in Europa lo vedano, ma che lo facciano i russi. Ci sono solo 50 o 60 messaggi molto brutti e circa 400 commenti brutti, ma il resto è molto tranquillo».
Lesser ha poi aggiunto di essere in contatto con alcuni colleghi russi, che però non sono liberi di poter manifestare il proprio dissenso: «Quando ho delle piccole conversazioni con atleti che non voglio nominare, dicono che si scusano, ma che non possono dire nulla contro il Cremlino o il governo perché possono essere imprigionati per 15 anni. Devono tacere». Il biatleta tedesco, secondo quanto riferito da NRK, ha anche mostrato alcuni di questi messaggi ma l’identità degli atleti in questione resta giustamente ignota.
Anche Sturla Holm Lægreid è intervenuto sull’argomento con grande sensibilità, repostando anch’egli le immagini di Merkushyna: «La maggior parte delle persone è con noi e non vuole questa guerra. Hanno paura per questa guerra e non vogliono essere coinvolti. Poi ricevo anche dei feedback nei commenti sul fatto che siamo noi a ricevere disinformazione dai media e che siamo noi a subire il lavaggio del cervello, o che gli ucraini sono nazisti. Le immagini publicate da Lesser sono molto forti e completamente senza censure. Penso che sia importante che le persone vedano com’è veramente. Potrebbe esserci qualche censura sui media in Russia e ho alcuni molti follower russi. Pertanto, ho cercato di essere aperto in modo che potessero vedere com’è veramente. I commenti? Ci saranno sempre "hater" e si distinguono sempre. Dubito che siano nella maggioranza, ma per lo più si notano i commenti negativi e i feedback che si ottengono. È triste che sia così e non so cosa pensino coloro che sostengono questa guerra».
Infine il giovane Filip Fjeld Andersen ha voluto anch’egli lanciare un messaggio, invitando i fan norvegesi a non insultare gli atleti russi che non hanno colpe di quanto sta accadendo: «Bisogna rispettare anche i russi innocenti che sono vittime di avere un leader clinicamente pazzo. Ho parlato con alcuni biathleti russi e dicono che è dura e che ricevono molti messaggi brutti da persone che non sono in grado di separare persone innocenti dai loro leader».
Biathlon – L’idea di Lesser e Lægreid: convididere immagini della guerra in Ucraina per mostrarle ai loro fan russi
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