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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – Norvegia padrona anche al maschile. Francia e Svezia sul podio, Italia settima

Mancano i fratelli Bø, ma la Norvegia vince lo stesso: la staffetta maschile di Kontiolahti si chiude come la prova femminile del giorno precedente, con i norvegesi in trionfo grazie al quartetto composto da Bakken, Filip Andresen, Lægreid e Christiansen.
E proprio come a Pechino, anche se in un contesto meno suggestivo, Christiansen ha giocato il jolly nel poligono finale, uscendo davanti a tutti nel confronto per la vittoria che ha coinvolto anche Sebastian Samuelsson, Quentin Fillon Maillet e Philip Nawrath. Il giro finale è stato per Christiansen una sorta di passerella gloriosa, conclusa con 10" di vantaggio sulla Svezia (in formazione tipo con Femling, Nelin, Ponsiluoma e Samuelsson) e 12"4 sulla Francia che ha schierato nell’ordine Guigonnat, Jacquelin, Desthieux prima di QFM; fuori dal podio, quindi, la Germania.
Una prova equilibrata (7-10-7-8 ricariche utilizzate dalle top49, con la Francia che ha provato la fuga nella seconda frazione sulle ali di un Emilien Jacquelin in cerca di riscatto e nuovo entusiasmo dopo le delusioni olimpiche. Ma successivamente gli avversari si sono riportati sotto, dando forma al quartetto che si è poi giocato il podio, con l’Austria per tratti quinta incomoda, almeno fino alla frazione finale.
Settimo posto per l’Italia con Thomas Bormolini, Lukas Hofer, Didier Bionaz e Tommaso Giacomel. Una prova che per il quartetto azzurro è apparsa subito in salita per il giro di penalità colto dal livignasco nel poligono in piedi. In seconda frazione Hofer (1 sola ricarica in piedi) ha saputo rosicchiare una decina di secondi alla testa per risalire in nona piazza a 43"9 da Jacquelin. Bionaz ha quindi provato a proseguire la rincorsa azzurra, ma lo sforzo fisico ha prestato il conto nel poligono in piedi e nel giro finale, con il valdostano a lanciare Giacomel settimo a poco più di un minuto dal quartetto di testa. Il trentino in ultima frazione si è espresso bene nei fino al poligono in piedi, quando è incappato a sua volta in un giro di penalità che ha messo in ghiaccio il settimo posto finale, a 2’20 dalla Norvegia.

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