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Biathlon – La Norvegia vuole rinnovare i contratti di tutto lo staff tecnico, a partire da Mazet e Oberegger

La Norvegia è diventata in assoluto la nazione dominatrice del biathlon internazionale. Come avevamo già scritto in un’analisi post olimpica, la squadra norvegese ha portato a casa ben il 42% delle medaglie in palio alle Olimpiadi di Pechino. Un dominio assoluto, un enorme passo avanti, se si considera che la Norvegia è passata dalle sei medaglie di Pyeongchang alle 14 vinte sulla pista di Zhangjiakou.
Al di là delle capacità degli atleti e dell’ottima organizzazione della federazione norvegese, una grande parte del merito è da attribuire allo staff tecnico, frutto di un grande investimento fatto anni fa. Per risollevare la squadra maschile, la scelta era ricaduta, ormai nel 2016 su Siegfried Mazet, storico allenatore di Martin Fourcade. Per le donne, invece, dopo anni di cambiamenti e difficoltà, la Norvegia aveva pescato dall’Italia, quel Patrick Oberegger che tanto bene aveva lavorato con la squadra azzurra. Investimenti importanti per rendere competitivo al massimo lo staff tecnico. Al loro fianco, poi, due tecnici norvegesi, Egil Kristiansen e Sverre Huber Kaas. 
Terminato il ciclo olimpico, però, sono ora in scadenza anche i contratti dei componenti dello staff tecnico, che a partire dal prossimo 1 maggio potranno ritenersi liberi. Ovviamente, però, dopo i risultati ottenuti in questi anni e anche sulla richiesta degli stessi atleti e delle stesse atlete, che spesso si sono esposti anche pubblicamente, l’Associazione Norvegese ha già fatto la sua offerta di rinnovo.
A riferirlo è stato il direttore agonistico, per utilizzarlo con un termine italiano, anche se bisognerebbe in questo caso chiamarlo manager, della nazionale norvegese di biathlon. Per Arne Botnan ha così dichiarato ai microfoni di Discovery: «Le Olimpiadi sono state un enorme successo per noi e, non a caso, vogliamo includere tutti gli allenatori delle squadre élite in un nuovo periodo di 4 anni fino alle Olimpiadi di Anterselva 2026». L’augurio di Botnan è che tutti accettino questa proposta e si aspetta una risposta definitiva entro la tappa di Holmenkollen. Anche lo stesso dirigente avrà il contratto in scadenza nel corso dell’estate e la sua intenzione, di fronte a una richiesta dell’Associazione, è quello di restare.
Insomma la Norvegia punta sulla continuità. Difficile dare loro torto. La domanda che ci si pone è: c’è qualche nazione in grado di poter attrarre l’interesse degli attuali allenatori della Norvegia e tentare di strapparglieli?

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