Domenica, quando in Italia era già la tarda serata, Hannah Auchentaller si è tolta la bellissima soddisfazione di vincere la sua prima medaglia individuale in una competizione internazionale delle categorie giovanili, conquistando l’argento nella pursuit dei Mondiali Juniores di Soldier Hollow. Un grande risultato quello della giovane di Anterselva, arrivato dopo una gara condotta in maniera perfetta.
Un risultato che la 2001 del CS Carabinieri voleva fortemente dopo il buon piazzamento nella sprint: «Dopo il settimo posto di sabato – ha raccontato a Fondo Italia – sapevo di avere una buona posizione di partenza per la pursuit, per la mattina dell’inseguimento mi sono detta di restare tranquilla, lavorare bene ed essere precisa al poligono, per poi cercare di tirare fuori tutta me stessa sugli sci per essere in grado di competere per le posizioni di vertice. Prima della gara non ero particoplarmente agitata, perché ero convinta di avere un piano di gara che avrebbe potuto funzionare e ciò mi aveva messo tranquillità».
Auchentaller è arrivata addirittura a sparare per la vittoria con la tedesca Spark, commettendo un errore. Durante il giro di penalità è stata scavalcata da Vobornikova e Dokken, riuscendo però a mantenere un buon vantaggio sulle inseguitrici. A quel punto il bronzo era ormai certo, ma la giovane di Anterselva è andata a caccia addirittura dell’oro: «Appena sono uscita dalla penalità sapevo di essere tra le prime, ma non ho subito realizzato di essere terza fino a quando non l’ho sentito dire dallo speaker Luis Mahlknecht (storico speaker delle gare di Anterselva, ndr). Ho subito visto che di poco davanti a me c’erano la norvegese e la ceca, così mi sono detta, dal momento che subito dietro non c’era nessuna: "sono salva, la medaglia c’è, adesso cerchiamo di attaccare perché ne ho ancora, lottiamo fino alla fine perché non è finita, saranno stanche anche loro, quindi non ci sono scuse". Mi sono resa immediatamente conto che la norvegese era abbastanza stanca, così ho cercato di riavvicinarmi subito a lei e una volta rientrata, ho visto che ne avevo di più e l’ho subito scavalcata. A quel punto ho cercato di prendere Tereza a tutti i costi, per un momento ho anche pensato di riuscirci, ma alla fine è andata così. Sono comunque contenta di averci provato, non ho rimpianti».
Emozioni forti per Hannah, che sognava finalmente di vincere la sua prima medaglia individuale: «Giustamente le emozioni sono tante, perché da anni cercavo di togliermi la soddisfazione di una medaglia individuale, più volte ci ero andata vicina ma senza mai riuscirci. Per cui mi sono tolta un peso, è stato un sollievo. Le emozioni sono state davvero tante».
Per l’atleta del CS Carabinieri è stato poi molto significativo il fatto che questo risultato sia arrivato proprio negli Stati Uniti, nazione dove suo papà Armin sta allenando da anni con ottimi risultati. «Sono particolarmente felice perché so che vincere una medaglia qui, oltre ad avere un bel significato per me, sicuramente è una cosa bellissima anche per mio papà. Siamo tanto legati a questa nazione e ai suoi atleti. È stato proprio bello ottenere questo risultato proprio qui».
Dopo questa bella soddisfazione della prima medaglia individuale a livello giovanile, Hannah Auchentaller è ancora più determinata e ha ancora più voglia di lavorare per emergere e salire di livello: «Una medaglia così regala ovviamente soddisfazione, però non è un punto di arrivo ma di partenza, per cui continuerò a lavorare duramente e dare tutta me stessa per raggiungere altri traguardi ancora più importanti e più lontani».
Biathlon – La determinazione di Hannah Auchentaller: “Felice della medaglia, che considero un punto di partenza”
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