La stanchezza olimpica si è fatta sentire sulle gambe delle atlete, a meno di una settimana dalla conclusione delle durissime Olimpiadi di Pechino. Molte sono apparse in difficoltà, ma non Jonna Sundling, che dopo essere stata protagonista di una grandissima Olimpiade, compresa una prova superlativa nella 30 km di domenica scorsa, è apparsa subito in grande condizione, dominando la qualificazione alla sprint in tecnica libera che ha aperto il weekend di Lahti.
La svedese ha vinto al qualificazione con un vantaggio impressionante di addirittura 6”71 su Jessie Diggins, seconda classificata. In terza piazza Natalia Nepryaeva, stimolata anche dalla vittoria del titolo mondiale juniores da parte della sorellina Dariya, poi altre due statunitensi, Kern e Brennan, a dimostrazione anche di un ottimo lavoro svolto dal team a stelle e strisce. Sesta piazza per il pettorale rosso di Dahqlvist, mentre Hagström è rientrata con un buon ottavo posto ma a oltre 10” dalla leader. Nel mezzo la svizzera Fähndrich.
La prima delle norvegesi è stata Myhrvold, nona a 12”, mentre le altre hanno tutte clamorosamente mancato la qualificazione, a certificare un momento di grande difficoltà per la squadra che ha dominato per anni il circuito.
Due le azzurre al via ed entrambe hanno superato la qualificazione. Buona dodicesima piazza per Greta Laurent, staccata di 13” dalla leader, mentre Caterina Ganz ha chiuso 27ª.