Si è conclusa la fase di semifinale della team sprint femminile. La pista si è confermata durissima soprattutto per questo format, nel quale si fa veramente molta fatica rispetto alle abitudini, come si comprende già dai tempi finali, nettamente più alti.
Si è chiusa qui l’avventura della coppia Ganz-Scardoni, eliminata nella seconda batteria, partita piuttosto veloce con la russa Stupak a tirare sempre in prima frazione. La coppia azzurra ha chiuso in settima posizione. Le azzurre si sono staccate nel corso della quinta frazione, quando Ganz è andata in difficoltà, confermando di non aver trovato il feeling con questa pista e soprattutto la quota.
La seconda semifinale è stata leggermente più veloce nella parte iniziale, ma alla fine, una volta staccate le altre, il quartetto formato da Russia (Stupak – Nepryaeva), Finlandia (Niskanen – Pärmakoski), Svezia (Dahlqvist – Sundling) e Norvegia (Lotta Udnes Weng – Falla) hanno tentato di risparmiare energie, giungendo al traguardo in questo ordine.
Anche nella prima semifinale non c’è stata praticamente storia. La Germania si è mostrata competitiva e in possesso di ottimi materiali, con Katharina Hennig e Carl, vincendo la frazione. Alle spalle della coppia tedesca sono giunte le statunitensi Brennan e Diggins, dando però l’impressione di risparmiare energie, vista la semplice qualificazione. In terza piazza la sorpresa dell’Austria con Stadlober e Unterweger. Infine quarto posto al risparmio per la Svizzera di Van der Graaff che si è limitato soltanto a mantenere la quarta posizione senza spendere energie. Sorprendentemente fuori la Slovenia di Urevc e Lampic, passata dalle medaglie mondiali di Seefeld e Oberstdorf a questa clamorosa eliminazione, frutto delle cattive condizioni fisiche di Urevc, che ha evidentemente patito lo stop forzato per il covid.
Qualificate da lucky loser la quinta e la sesta classificata della seconda semifinale, Francia (Gal – Quintin) e Polonia (Marcisz – Skinder).
Alle 10.15 la finale.