Dopo dodici anni l’Austria torna sul trono olimpico della prova a squadre e lo fa grazie ad una prova di grande solidità in cui spicca il secondo salto di Ian Hörl che nella penultima rotazione ha impresso al team biancorosso l’accelerata decisiva per scrollarsi di dosso la Slovenia. E’ toccato poi nel finale a Manuel Fettner mettere il punto esclamativo sulla performance austriaca (Stefan Kraft, Daniel Huber, Hörl, Fettner), portando il punteggio complessivo a quota 942,7 ed un margine di 8,3 punti nei confronti del fratelli Prevc, Timi Zajc e Lovro Kos.
Alle loro spalle, l’acceso duello per il bronzo ha coinvolto Germania e Norvegia, con i tedeschi pronti a completare il sorpasso nell’ultimo turno di salti, sottraendo agli scandinavi il posto sul podio per soli 8 decimi di punto. Decisiva in tal senso la prova tutt’altro che entusiasmante di Marius Lindvik che ha aperto uno spiraglio in cui si è inserito Karl Geiger, pronto a trascinare al bronzo una Germania sorretta in primis da Markus Eisenbichler. Germania (Schmid, Leyhe, Eisenbichler, Geiger) 922,9 – Norvegia (Granerud, Tante, Johansson, Lindvik) 922,1: si è concluso così il duello per il terzo posto, con a seguire il Giappone (882,8) di un sempre positivo Ryoyu Kobayashi, Polonia (880,1), Russia (806,5) e Svizzera (791,5).
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