Un enorme Quentin Fillon Maillet si conferma assoluto padrone stagionale dell’inseguimento e con una prova mostruosa al tiro (0-0-0-0) si prende la seconda medaglia d’oro della rassegna olimpica. Sulle quattro gare sin qui disputate a Pechino 2022, il transalpino non è mai sceso oltre l’argento. Chapeau.
Un problema al caricatore nella seconda sessione di tiro gli ha fatto perdere una dozzina di secondi, ma è stato il tiro in piedi a volgere a suo favore la sfida, grazie anche ad una potente sferzata del vento che ha accompagnato il terzo poligono di Johannes Bø, fino a quel punto leader con margine della gara nonostante i due errori a terra. Il triplice errore del norvegese ha spianato la strada a QFM verso la quarta medaglia olimpica nel giro di 8 giorni, per proseguire il feeling francese con questo format di gara che nelle ultime 4 edizioni aveva visto trionfare Fourcade nel 2014 e 2018 e Defrasne a Torino 2006.
Alle sue spalle è Tarjei Bø (1-0-0-0) a prendersi l’argento: ieri ha debuttato sul podio con il bronzo nella sprint, oggi si è regalato un’altra giornata da sogno sverniciando nel finale il russo Latypov (0-0-0-1), altro eccellente protagonista di giornata, ad un mese dallo stop di inizio gennaio per la positività al Covid che gli ha fatto perdere le due tappe tedesche di apertura del 2022.
Un commovente Lukas Hofer si è dovuto così accontentare del quarto posto. Lo zero al tiro ha permesso al carabiniere pusterese di risalire dalla 14ima piazza fino a contendere la medaglia. Di gran lunga è la sua miglior gara della stagione, forse della carriera, una prova maiuscola che gli ha fatto vivere un sogno a cinque cerchi che ha rischiato di concretizzare.
Quinto posto per Johannes Bø, saltato letteralmente al tiro (0-2-3-2) in una giornata decisamente difficile, con vento incostante e soprattutto in grado di sparigliare le carte con folate improvvise. Più lontani tutti gli altri, con Rees sesto seguito da un eccellente Desthieux e da Sebastian Samuelsson. Crolla Lægreid (10 errori?!?, 3-2-4-1) solo ventiquattresimo con Dominik Windisch in scia (1-1-3-2, 26°) che si assicura così a sua volta il pettorale di partenza nella mass start di venerdì. Obiettivo che per Thomas Bormolini sfuma solo all’ultimo poligono (0-1-1-4) per il 33° posto finale.
Il quarto posto di Lukas Hofer è un autentico inno alla regolarità: trovare lo zero in queste condizioni è qualcosa di enorme; certo, l’azzurro si è preso i suoi tempi (26° shooting time) ma sugli sci ha confermato di essere in costante crescita ed il quinto tempo di giornata ne è la più evidente dimostrazione. Il quarto posto porta in genere con se del rammarico, ma oggi più di così Lukas Hofer non poteva fare.
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