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Biathlon , Interviste

Biathlon – Dorothea Wierer, una ragazza moderna nella leggenda

Dorothea Wierer ieri ci ha incantato con la sua ennesima impresa sportiva, conquistando un bronzo che forse in pochi avrebbero pronosticato.

L’azzurra non può essere catalogata come una semplice “atleta”, ma una personalità che è stata capace di attrarre nuovi appassionati e portare una nuova luce al biathlon.
L’altoatesina è diventata un esempio, dunque, non solo per i suoi record. È uno dei tanti temi affrontati da Carlo Zavaroni, l’autore del libro ‘Dorothea Wierer – dall’Olimpo del biathlon all’Olimpo della vita’, un elogio a quella che definisce “una maestra di vita” attraverso un’opera che altro non è che “la visione di uno dei tanti appassionati con un livello medio di competenza”.
L’autore, come si può leggere anche in copertina, la definisce “una ragazza moderna nella leggenda” per via della sua “una grandissima capacità di staccare, passare dalla modalità sport a vita extra sportiva: entrambe le modalità attraversate dal vivere ma disgiunte dalla consapevolezza che c’è qualcosa di molto importante oltre alle arene”.
La scrittura del libro è iniziata due anni fa, ma i Mondiali di Anterselva hanno dato un impulso ancora maggiore. L’autore si è posto due obiettivi: uno diretto e uno indiretto. Quest’ultimo perché: “Viviamo in un mondo che spesso mostra il suo volto peggiore della relazione tra le persone, perché intrinseche di opportunismo manipolatorio, ognuno di noi, quindi, ha il dovere di testimoniare i valori universali in cui crede, essere semplici e diretti, genuini e autentici al contempo ed empatici. L’obiettivo diretto – continua Zavaroni – è quello di lasciare la mia testimonianza. Basta seguire l’esempio e la qualità del modo di vedere più profondo di Dorothea, cercando di mettere sempre al centro il senso della vita, quello della Wierer si coglie sia nella condivisione delle sue riflessioni sia nella pratica e nella quotidianità”.

Il libro è uscito il 20 gennaio, a ridosso della spedizione olimpica. Non c’è ancora stato un incontro diretto tra lo scrittore e la protagonista del libro: “Purtroppo in questo periodo i contatti sono ridotti al limite, gli atleti hanno dovuto affrontare anche degli isolamenti. Da sommare al grande rispetto che ho nei suoi confronti, non altererei mai la sua concentrazione a ridosso di un appuntamento così importante".  

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