Marziana, ingiocabile, spaventosa: i termini e gli aggettivi si sono sprecati oggi per descrivere quanto fatto da Marte Røiseland, assoluta dominatrice della sprint che ha regalato lo storico bronzo a Dorothea Wierer.
Mai nessuna norvegese aveva colto l’oro a cinque cerchi nella sprint. Marte ha oggi coperto anche quel buco. E l’ha fatto con una gara semplicemente perfetta: miglior tempo con margine sugli sci, nessun errore al tiro con due poligoni molto concreti e solidi.
"Penso sia la gara migliore della mia vita. E farlo ad un’Olimpiade ha un sapore davvero delizioso – ha confessato la trentunenne norvegese, argento quattro anni fa a PyeongChang 2018 alle spalle di Laura Dahlmeier – Alle spalle di questa condizione e di queste prestazioni c’è tanto lavoro. Sin dal primo maggio scorso, giorno in cui è iniziata la stagione, l’obiettivo era prendere un oro olimpico individuale. Per questo dopo l’individuale ero un po’ delusa, sapevo di aver perso una chance importante, nonostante fosse arrivato un bronzo. Ora che l’obiettivo è stato centrato, sono davvero soddisfatta. Prima della gara invece ero piuttosto nervosa: volevo fare una grande prova e le sensazioni in gara sono state pazzesche; non avete idea! Ed auguri a mia nonna: oggi è il suo compleanno!"
Al termine della gara, Marte ha chiamato subito il marito Sverre. "Piangeva, era commosso ma gli ho detto che era troppo presto per gioire, la gara non era ancora finita e non era detto che fossi medaglia d’oro. Ma lui era troppo orgoglioso della mia prova. Chi può batterti mi ha detto? Hai fatto un ritmo pazzesco e non hai sbagliato nulla".
Oro nella staffetta mista, bronzo (con rimpianti) nell’individuale, oro nella sprint ed in rampa di lancio verso l’individuale. Con margine la migliore atleta in gara, la più in forma e la più vincente per l’intera stagione, come racconta anche la classifica Generale di Coppa del Mondo. Marte ha già dimostrato di poter essere collezionista seriale di medaglie (ricordate il filotto di Anterselva 2020?) ed ora è in piena linea per completare il bottino di 6 medaglie olimpiche nella medesima edizione dei Giochi.
Un’impresa che sarebbe davvero leggendaria. Ma questa Marte, può davvero tutto.
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