Al termine della gara che le ha regalato la prima medaglia olimpica individuale nella sua splendida carriera, Dorothea Wierer ha incontrato i media, esprimendo le proprie emozioni.
All’ufficio stampa della FISI, Wierer ha rivolto il suo primo pensiero allo staff tecnico: «Le aspettative erano molto alte e tutti si aspettavano delle medaglie individuali, anche se sappiamo che il biathlon è uno sport complicato e tutto deve andare alla perfezione. Le critiche sono state tante nell’ultimo periodo, per questo motivo sono contenta che siamo riusciti come squadra a centrare l’obiettivo, perchè tutto il team fra allenatori, skimen e direttore tecnico si fanno un “mazzo” enorme ogni giorno, perciò sono molto felice anche per loro».
Wierer è poi tornata sulla sua gara: «Nulla, non ricordo nulla delle sessioni di tiro. L’ultimo colpo a terra addirittura ha pizzicato il bersaglio, che fortunatamente poi si è chiuso, evidentemente la fortuna oggi era dalla mia parte. Nel tiro in piedi mi è venuto tutto automatico, come dovrebbe funzionare di solito. Non sempre è facile gestire la pressione, è stata una gara bella, sono sempre stata lucida e non ho pensato a nulla nell’ultimo giro, quando sentivo che il risultato era a portata di mano. Gli allenatori a un certo punto hanno smesso di darmi informazioni, ho capito che stavo andando forte e sapevo di essere in lizza per la medaglia. L’ultimo giro è stato molto duro sotto il profilo fisico, mi sentivo le gambe stanche perchè forse sono partita troppo veloce, ho dato tutta me stessa e ce l’ho fatta. Mi sono tolta un peso enorme, sicuramente è una bella posizione per l’inseguimento di domenica visti i distacchi che ci sono in classifica, le previsioni parlano di un peggioramento delle condizioni meteorologiche, ma non ci sarà tempo per pensarci».
Biathlon – Dorothea Wierer: “Felice per me e per tutto lo staff tecnico, qui tutti fanno il massimo”

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