Campione del Mondo, argento olimpico, altre medaglie in bacheca insieme a due Coppe del Mondo sprint, figlie di 19 vittorie (team sprint incluse) nel massimo circuito. C’era tutto per dirsi sazio, arrivato.
Ed invece no.
Federico Pellegrino ha voluto rilanciare, investendo su se stesso a 30 anni compiuti. Nel finale della scorsa stagione ha intuito che una via possibile – forse l’unica – verso un’altra medaglia a cinque cerchi era quella di aumentare ancor più il lavoro, di renderlo più qualificato, stimolante. E così ha preso forma, insieme al corregionale Francesco De Fabiani, la richiesta di entrare nella scuderia di Markus Cramer, tedesco tecnico di quasi tutti i russi e non solo.
Un’idea importante, una scelta da fuoriclasse, da campione. Da uomo che vuole vincere e vuole farlo a modo suo.
Non deve essere stato facile: serve un carattere importante e attributi notevoli per "regalarsi" sedute di allenamento ancora più intense e lunghi periodi lontano da casa, lontano dalla "sua" Greta. Ma Chicco Pellegrino ha guardato – come ogni campione sa fare – dentro di sé, ha battezzato la strada da imboccare e l’ha perseguita, a dispetto di opinioni altrui contrarie. Molto probabilmente ci saranno stati dubbi, interrogativi. Timori che l’avranno accompagnato lungo un inverno che gli ha saputo regalare ben poche soddisfazioni, con quella brillantezza che fino ad oggi non si era ancora vista. Qualche buon segnale invero era emerso, qua e là. Ma alzi la mano chi – prima di oggi – avrebbe immaginato un Pellegrino così bello, lucido, brillante, scattante.
La sgasata in chiusura di batteria ha rappresentato il la nella sinfonia d’argento del fuoriclasse delle Fiamme Oro. La semifinale a tutto thrilling ha detto che la scaltrezza era quella dei giorni migliori. Poi la finale ha concretizzato la conferma d’argento.
Un Pellegrino che ha vinto sul campo, ma che ha vinto anche nella vita: ha dimostrato come deve muoversi un campione, un fuoriclasse. Ha capito che per vincere ancora avrebbe dovuto uscire dalla sua confort-zone, rivoluzionare parte della sua vita e l’ha fatto.
Chapeau, Chicco. Chapeau.