Rewind.
Oberstdorf 2021.
“Il quarto posto nello Skiathlon e soprattutto il quinto nella 30km mi hanno dato maggiori motivazioni. In estate tornerò ad allenarmi ancora più duramente che posso per inseguire il mio sogno olimpico”.
Così parlava Teresa Stadlober a fine rassegna iridata con Giorgio Capodaglio. Riavvolgendo ancora di più il nastro, ecco poco più di un mese prima la prematura scomparsa del suo skiman Rudi Janasch e arrivando al 2018, quer pasticciaccio brutto de PyeongChang che le era costato una medaglia a cinque cerchi nella 30km.
Nel mezzo i Mondiali di casa a Seefeld con lo scandalo doping che l’ha sfiorata e tante attese non concretizzate in pista.
Torniamo al presente.
Teresa Stadlober è l’atleta simbolo del fondo austriaco che ieri al termine dello skiathlon ha provato invano ad insidiare l’argento di Natalia Nepryaeva per poi esultare prima del traguardo, consapevole di essersi messa al collo un bronzo storico. Il primo per una fondista d’oltreBrennero.
Una medaglie che per lei vale moltissimo, ed alcuni perchè sono nel rewind di cui sopra.
“Posso solo piangere, non riesco a fare altro. Ho lavorato così tanto che quasi non mi sembra possibile – racconta la figlia d’arte, con il padre Alois commentare per la ORF e costretto, quattro anni fa, a commentare l’errore coreano – Sono quattro anni che avevo in testa queste Olimpiadi: sapevo che avrei potuto vincerla a PyeongChang, ma è andata come è andata. Il pensiero però mi ha accompagnato per tutte queste stagioni ed oggi mi sento in un certo senso liberata. Anche arrivare a Pechino non è stato proprio facile: ho dovuto rimandare il viaggio per non rischiare positività, dopo un tampone non propriamente chiaro. Sono arrivata solo giovedì ed in genere fatico ad adattarmi in così poco tempo”.
Per raggiungere il traguardo olimpico, nella scorsa primavera la ventinovenne Teresa ha scelto di aggregarsi al team di Markus Cramer, parallelamente a Pellegrino e De Fabiani: una scelta importante ma che ha dato i frutti sperati.
E dopo essersi tolta il peso e rinfrancata, ora Teresa può guardare avanti alla 10km e soprattutto alla 30 finale.