La Cerimonia di Apertura di Pechino 2022 si è conclusa da pochi minuti ed è già tempo di guardare all’indomani, alla giornata di sabato 5 febbraio che assegnerà i primi titoli olimpici. Sei nel dettaglio, tre dei quali del comparto nordico con lo skiathlon femminile che alle 8:45 (ora italiana) inaugurerà le finali della rassegna. Nel proseguo della "nostra" mattinata, spazio anche alla staffetta mista del biathlon (10:00) e al salto femminile (11:45).
BIATHLON, A CACCIA DEL TRIS – I due bronzi di Sochi (Wierer, Oberhofer, Windish, Hofer) e PyeongChang (Vittozzi, Wierer, Windisch, Hofer) hanno permesso di scrivere la storia del biathlon italiano e naturalmente su questa scorta il team azzurro culla sogni di gloria nella gara di apertura della disciplina sul palcoscenico olimpico di Pechino.
L’Italia si schiererà con Lisa Vittozzi (auguri! Oggi la sappadina compie 27 anni) al lancio seguita da Dorothea Wierer con in terza frazione il debuttante Thomas Bormolini, chiamato a passare il testimone a Lukas Hofer che si conferma così nella frazione finale. Sulla carta, come indica la tradizione recente, il quartetto è di diritto da inserire nel novero dei possibili paesi in lotta per le medaglie, magari in un’ipotetica seconda linea alle spalle di Norvegia, Francia e Svezia che possono nel complesso vantare un team più quotato.
Il resto poi lo dirà la pista e soprattutto – pare – il poligono cinese che da molti è stato definito tra i più impegnativi dell’inverno, vuoi per la conformazione del tracciato, vuoi per il vento persistente che ha spazzato il teatro di gara in questi giorni ed è atteso anche per domani. Sotto questo punto di vista, l’inserimento nel quartetto del livignasco Bormolini va nella direzione di dare maggiore concretezza al tiro e premiare l’eccellente fase centrale della stagione di Thomas, anche a discapito di un Dominik Windisch apparso recentemente in crescita.
Italia in seconda fascia, si diceva.
Peso dei singoli atleti alla mano, la Norvegia di Marte Røiseland, Tiril Eckhoff, Tarjei Bø e Johannes Bø si presenta in pole position, davanti alla Francia (Anais Chevalier, Julia Simon, Emilien Jacquelin, Quentin Fillon Maillet) e alla Svezia delle sorelle Hanna ed Elvira Öberg seguite da Martin Ponsiluoma e Sebastian Samuelsson, ma anche qui qualche dubbio alla vigilia non manca. In casa Norvegia per la resa di Eckhoff, sin qui praticamente mai convincente, mentre il minore dei fratelli Bø ha recentemente dato segni di ritrovata efficienza; in casa Svezia invece non si è ancora visto il miglior Ponsiluoma (quello dello scorso inverno, per intendersi) mentre la Francia ha capito come non sempre Simon e Jacquelin (lui in particolare) siano del tutto affidabili al tiro.
Ed attenzione alla Russia ed alla Bielorussia che partono in griglia appaiate all’Italia, rispettivamente con il ritorno di Latypov, ultima pedina del quartetto composto anche da Nigmatullina, Reztsova e Loginov da una parte, e la formazione Alimbekova, Sola, Labastau, Smolski dall’altra.
Insomma, ripetere le imprese di bronzo delle ultime due edizioni non sarà facile per Lisa, Doro, Thomas e Luki ma le uniche speranze di medaglia azzurra (nel comparto nordico) in questo primo giorno ufficiale sono legate alle loro prestazioni.
La Stating List
SKIATHLON, JOHAUG INSEGUE LA GLORIA – A Therese Johaug manca ancora il titolo olimpico individuale. Un oro a cinque cerchi ce l’ha a casa, ma è quello della staffetta 4×10 di Vancouver 2010 mentre quattro anni dopo a Sochi la norvegese si era dovuta "accontentare" di un argento ed un bronzo.
Domani mattina (lo start alle 8:45 italiane), Teresina sarà l’osservata numero 1, quale vincitore di tutte le ultime gare disputate in questo format, inclusi i due titoli mondiali di Oberstdorf 2021 e Seefeld 2019. La sua antagonista principale risponde al nome della svedese Frida Karlsson che in stagione si è già presa il lusso di batterla due volte, in entrambe le tecniche, nella 10km in classico di Ruka e nella successiva 10km skating di Lillehammer. La storia insegna come a Johaug piaccia imporre sin da subito un ritmo intenso alla gara: sarà così anche domani? E poi attenzione alla leader della generale Natalya Nepryaeva che ha dimostrato di avere in canna i numeri giusti per sorprendere, così come Ebba Andersson anche se l’impressione è che la svedese per vincere debba puntare alla fuga da lontano.
Campionessa uscente sarà l’altra svedese Charlotte Kalla, giunta all’ultimo atto olimpico della propria carriera: l’Italia sarà al via con il quartetto formato da Anna Comarella, Caterina Ganz, Martina Di Centa e Cristina Pittin con l’obiettivo di provare ad avvicinare la top15 con le prime due atlete.
La Starting List
SALTO, CHI SUCCEDERA A LUNDBY? – Con la campionessa uscente Maren Lundby impegnata in altro e Marita Kramer bloccata dalla positività, la sfida femminile sul Normal Hill cinese si presenta aperta a diversi possibili scenari. Katharina Althaus e Sara Takanashi hanno l’esperienza del podio olimpico in Corea, così come la veterana Daniela Iraschko Stolz, sul podio già a Sochi, ma la slovena Nika Kriznar avrà a sua volta qualcosa da dire nella competizione che prenderà il via poco prima del mezzogiorno italiano. A vestire l’azzurro ci sarà la sola Jessica Malsiner.
La Starting List
SALTO, QUALIFICHE AL MASCHILE – Prima delle ragazze, toccherà al settore maschile inaugurare il cammino olimpico del salto con il turno di qualificazione sul Normal Hill: a partire dalle 6:15 il trentino Giovanni Bresadola proverà a farsi largo tra i 50 atleti che domenica andranno a caccia delle medaglie.
Olimpiadi Pechino 2022 – Domani si assegnano le prime medaglie e l’Italia del biathlon può dire la sua
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