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Sci di fondo

Sci di Fondo – La folle situazione di Johansson, Grate e Halfvarsson: per le regole covid cinesi possono gareggiare ma non allenarsi con gli altri!

Mancano pochi giorni alla prima gara maschile nel programma olimpico dello sci di fondo. Domenica, infatti, lo skiathlon assegnerà le prime medaglie ai fondisti alle Olimpiadi di Pechino. Gli atleti si stanno preparando con grande cura e attenzione, ma non tutti sono liberi di farlo normalmente, a causa delle regole restrittive della Cina sul covid-19.
Calle Halfvarsson, Marcus Grate e Leo Johansson possono allenarsi solo su una piccola parte dei circuito di gara. Ciò a causa del risultato positivo di un tampone effettuato da Leo Johansson appena atterrato in Cina. Il giovane fondista svedese aveva già avuto il covid e si era negativizzato in Europa, ma per i particolari tamponi cinesi era ancora positivo. Così è stato costretto a passare due giorni in quarantena prima di essere liberato e portato in ambulanza nel villaggio olimpico. La regola del comitato organizzatore, però, è chiara: l’atleta appena guarito e i suoi contatti stretti, Calle Halfvarsson e Marcus Grate, sono costretti a vivere isolati, mangiare da soli e avere dei mezzi di trasporto personali. Eppure possono poi partecipare alle gare come gli altri.
L’interpretazione delle regole dello stadio del fondo da parte degli organizzatori ha creato una situazione particolare. Si ritiene infatti che gli sciatori con lo status di "contatto stretto" debbano essere tenuti separati dagli altri sciatori durante l’allenamento. Pertanto, possono circolare solo su una piccola parte del tracciato.
La Federazione Svedese ha però deciso di protestare. «Sono stato in contatto con la FIS per questo – ha affermato Anders Byström all’Expresse – in ogni caso, bisogna almeno organizzare gli orari di allenamento in modo tale che tutti possano provare l’intera pista. In questa situazione non ci sono solo gli sciatori svedesi. Ci saranno sciatori di altri paesi che finiranno nella stessa situazione in queste settimane».
Quanto è accaduto ha dell’assurdo. I tre atleti svedesi possono competere in gara insieme agli altri atleti, gareggiare sugli stessi binari, ma non possono farlo in allenamento nei giorni precedenti alla competizione. «Spero che la Fis agisca e cambi le regole. I nostri tre atleti non sono contenti di questo. Sono finiti in una situazione che non possono controllare. Non è affatto divertente. Ora hanno delle condizioni di preparazione alla gara diverse rispetto agli altri»

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