Sono stati giorni abbastanza turbolenti per il fondista svedese Leo Johansson, un vero e proprio rollercoaster di emozioni. Prima la positività al covid alla vigilia del raduno di Livigno, poi la negativizzazione, ben sei test effettuati per raggiungere Pechino ma, una volta arrivato a destinazione, una nuova incredibilie positività che l’ha costretto a lasciare la squadra e chiudersi in quarantena.
Niente sci, solo tapis roulant e rulli in bici nell’attesa che la situazione paradossale si risolvesse. E alla fine così è stato: nel nuovo covid test, Leo Johansson è risultato finalmente negativo, come ovvio che fosse dal momento che già era stato dichiarato guarito dalle cliniche europee riconosciute dal governo cinese, tranne che all’arrivo in Cina. «Ieri quando ho avuto il primo test negativo mi sono riacceso – ha raccontato Johansson all’agenzia TT – ero nervoso prima di questo secondo test, è stata una situazione ricca di alti e bassi. Sono così felice».
La sua vicenda va però tenuta d’occhio, in quanto ci si augura che il CIO costringa governo cinese e comitato organizzatore ad avere un po’ più di elasticità in casi come questo.