Come molti appassionati hanno avuto modo di apprendere dai social, oggi la squadra italiana di biathlon ha svolto i suoi primi allenamenti sulla pista olimpica di Zhangjiakou. Gli azzurri hanno potuto sperimentare il vento della località olimpica, ma soprattutto le temperature ampiamente sotto lo zero, quasi oltre i meno 20 gradi, addirittura con percezione a sfiorare i meno trenta.
Arrivate a Pechino già giovedì, le norvegesi Røiseland ed Eckhoff hanno già avuto l’opportunità di esprimere le proprie sensazioni all’emittente NRK, che le ha seguite in un allenamento. Soltanto oggi le due campionesse norvegesi, avvolte in guanti super spessi e copertissime, hanno condotto la loro prima sessione di tiro al poligono cinese. «Ci eravamo davvero preparate al peggio, ma fa freddo. Noto quando parlo che mi si irrigidisce la faccia, ma è meglio non spaventarsi» ha raccontato Røiseland. Più preoccupata la compagna di squadra Tiril Eckhoff: «Fa freddo. Va bene quando usciamo dallo stadio e risaliamo la pista, ma nel punto più basso c’è vento contrario e fa un freddo terribile. Probabilmente saranno -29 gradi effettivi».
Non a caso, secondo quanto riferito dall’agenzia svedese TT, la direzione della squadra di sci di fondo svedese avrebbe scoraggiato i propri atleti ad allenarsi, a causa delle temperature estreme. I norvegesi del biathlon hanno opinioni diverse: «Non credo faccia così freddo come dice il termometro – ha affermato Røiseland – se confronti con Östersund è completamente diverso. Lì non faceva davvero così freddo, ma avevamo la percezione che facesse estremamente freddo. L’aria è molto più secca qui, quindi penso che andrà bene».
Secondo le previsioni dovrebbe far freddo tutta la settimana, mentre venerdì dovrebbe arrivare aria più umida e calda. In Norvegia prendono molto sul serio il tema del freddo, in particolare dopo Östersund, quando Dale ebbe tanti problemi. Per questo motivo, secondo quanto riferito da NRK, la squadra ha dei guanti molto particolari proprio per evitare le dita congelate. Oggi però nonostante il freddo le due atlete norvegesi non hanno avuto alcun problema: «Temevamo che oggi facesse più freddo con temperatura a meno diciannove e quel vento. Ma non hanno avuto problemi con le dita, quindi penso che abbiano avuto un’idea decente di come stanno le cose» ha spiegato il direttore sportivo dell’Associazione Biathlon, Per Arne Botnan. Il dirigente della squadra norvegese ha poi parlato del vento, che sarà ovviamente una componente fondamentale: «Ci siamo preparati per il vento proveniente molto da sinistra e ora lo abbiamo effettivamente sperimentato. Credo che dovrebbe essere possibile far fronte al vento. È importante essere svegli e guardare le bandierina».
Anche Røiseland non sembra preoccupata: «Soffia parecchio vento al poligono, ma si riesce a sparare comunque bene. È meglio rispetto a quanto temessimo. Avrò probabilmente bisogno di qualche giorno per imparare a interpretare il vento" ».
Tiril Eckhoff è convinta che bisognerà lavorare molto al poligono e sembra leggermente più preoccupata: «Ci sono venti che variano parecchio e arrivano abbastanza dritti lateralmente. Si sentono parecchio sul corpo, quindi probabilmente sarà un po’ diverso sparare se continua a soffiare così tanto».