Il vento ha tratteggiato una gara sportivamente drammatica nella mattinata bavarese dei Campionati Europei di Arber che ha visto la Norvegia imporsi nella staffetta mista dallo sviluppo davvero imprevedibile e pesantemente inficiato dalle condizioni di gara.
Alla fine la squadra più forte ha vinto, anche se il cammino è stato decisamente meno agevole di quanto fosse ipotizzabile sulla carta per il quartetto formato da Bjøntegård, Dale, Enodd e Femteinevik che solo nella frazione finale ha avuto la meglio di un’indomita Germania, schierata con Fratzscher, Horn, Hettich e Schneider.
Tanti errori per tutti, ma non per Bjøntegård che con una solida prima frazione sembra instradare nel migliore dei modi la gara verso il trionfo norvegese: nella sua scia, a sua volta senza errori, lo tiene a vista solo lo sloveno Cisar (+23") ma i problemi degli scandinavi si presentano al momento del primo poligono di Dale. La sua opaca stagione regala un altro passaggio poco brillante ed il giro di penalità lo costringe al quarto posto provvisorio ad un secondo giro di rimonta, corroborato da un buon poligono in piedi che gli consente di uscire in coda allo sloveno Vidmar, con Horn francobollato alle sue spalle.
Dale preme a quel punto sull’acceleratore e spariglia nuovamente le carte: prende così forma il duello tra Norvegia e Germania, quando la palla passa alle ragazze; dietro inizia a concretizzarsi il sogno di bronzo della Romania. Ma la gara è ancora lunga.
La terza frazione non offre ribaltoni, con Enodd ed Hettich che procedono parallelamente (anche per i giri di penalità) fino a poche centinaia di metri dal termine del rispettivo impegno, quando Hettich riesce ad accumulare un esiguo vantaggio per lanciare Schneider davanti a tutte, seguita a 4" da Femsteinevik mentre un centinaio di secondi più tardi le ragazze rumene si "mancano" al momento del cambio, ricevendo così due minuti di penalità che si riveleranno assai dolorosi.
Si arriva al penultimo poligono e la triplice ricarica utilizzata da Femsteinevik sembra indirizzare il duello in favore della Germania ma il tiro in piedi rimescola ancora una volta la situazione e la norvegese riesce a rimettere in piedi la situazione utilizzando una sola ricarica e sparando più velocemente per involarsi verso il successo.
Finisce con la Norvegia (2+11) vincitrice con 18"6 sulla Germania (2+13): terza a presentarsi sul traguardo sarebbe la Romania (4+12 a 4’43 sul campo), ma i 2′ di penalità la fanno precipitare al nono posto con il bronzo che va così alla Svizzera (5+18 a 4’53); a seguire, Francia, Russia ed Austria.
E l’Italia? Di fatto mai in gara. La prova azzurra dura il tempo di un giro e di fatto finisce con i 6 errori commessi da Patrick Braunhofer (3+3) al primo poligono; un identico referto nella seconda sessione di tiro da parte dell’altoatesino permette a tutti gli altri di allontanarsi, con il doppiaggio che si concretizza già in seconda frazione, mentre sulla neve c’è David Zingerle. Meglio voltare in fretta pagina.
Biathlon – La Norvegia vince la staffetta mista nel vento di Arber; Germania d’argento
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