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Sci di fondo

Sci di Fondo – Dal rischio ritiro alla vetta della Coppa Italia U23; conosciamo Fabrizio Poli, atleta dell’Underup legatissimo a Maj e Nöckler

Emergere nello sport di fatica è difficile, non basta solo il talento, ma serve anche forza di volontà, fiducia, caparbietà e tanta fortuna. Ci si muove spesso su un filo sottile, si devono superare tanti ostacoli e non è sempre possibile farlo. Fabrizio Poli è l’esempio di quanto sia tortuosa questa strada, di quanta perseveranza ci voglia ad andare avanti, anche quando tante porte si chiudono davanti alla faccia.
Lo scorso maggio, praticamente a inizio preparazione, a sorpresa ha ricevuto la brutta notizia del mancato rinnovo del tesseramento da aggregato con le Fiamme Oro, che avevano deciso di puntare su atleti juniores, così si è trovato a piedi. In quel momento ha vacillato e pensato di smettere, poi la vicinanza della famiglia, ma anche di un medagliato mondiale con il quale ha stretto un bellissimo legame proprio con la squadra di sede della Polizia, Dietmar Nöckler, e l’intervento dell’Underup Ski Team, l’hanno portato a scommettere nuovamente su se stesso.

Fabrizio Poli si sta ora togliendo delle soddisfazioni in stagione, è in testa alle classifiche di Coppa Italia Gamma riservata ai Civili e agli Under 23, ma è determinato a fare di più, vuole impegnarsi al massimo per giocarsi al meglio ogni carta possibile per realizzare il sogno di diventare un fondista professionista: «Mi fa piacere essere in testa alla classifica civili e Under 23 – ha raccontato Poli a Fondo Italiaanche se mi aspettavo qualcosa in più dalla mia stagione. Stanno arrivando alcuni risultati positivi che mi fanno ben sperare, come le bella sprint di Schilpario. Anche in altre gare ho avuto delle buonissime sensazioni, che mi fanno ben sperare in ottica futura, pure se non sono riuscito sempre a concretizzare. Altri weekend, come quello recente di Padola, sono stati da dimenticare, ma sono altrettanti utili per imparare. Tutto serve per riuscire a migliorare ed ottenere i migliori risultati possibili per farsi notare ed entrare un giorno in un corpo sportivo. Il sogno è ovviamente quello di diventare un professionista di questo sport».

Un’opportunità che Poli non avrebbe se non fosse stato per l’intervento dell’Underup Ski Team, squadra formata da Giuseppe Pellegrinelli con l’aiuto di sponsor della provincia di Bergamo, per permettere ai giovani usciti dai comitati e ancora fuori dai corpi sportivi, di poter portare avanti l’attività. «Loro sono eccezionali – ha sottolineato Poliperché dopo quanto accaduto a maggio volevo smettere. Qualcun altro che si è trovato nella mia situazione purtroppo lo ha fatto. Io ho avuto la fortuna di ricevere questa possibilità da parte loro, hanno deciso di sostenermi come stanno facendo con altri giovani che come me non avrebbero delle grandi possibilità, stando fuori dai corpi militari. Il loro progetto ci permette di poter sognare ancora, altrimenti a vent’anni non avremmo più possibilità di competere con i nostri coetanei».

Poli ha compiuto da poco 22 anni, lo scorso 12 gennaio, e pratica sci di fondo praticamente da sempre. Una passione ereditata dai genitori. «Mamma e papà andavano a sciare e mi portavano con loro, così mi sono appassionato e con il tempo mi è piaciuto sempre di più. Sono entrato nello Sci Club Adamello, ma ero sempre solo negli allenamenti e alle gare. Così ha iniziato ad aiutarmi Fabio Maj, che una volta, in occasione dei Campionati Regionali, vedendomi in difficoltà mi ha preparato gli sci. Da allora mi ha sempre aiutato con gli sci e anche nell’allenamento, così da Aspirante sono entrato nello Sci Club Schilpario. Lui ha contribuito a far crescere ulteriormente la mia passione, mi ha sempre ispirato, ho visto un grande campione dello sci che lo è altrettanto in umanità e semplicità. È impossibile non amare questo sport quando si incontrano persone del genere».

Non solo Maj. Lungo la sua strada, questo ragazzo che preferisce le gare in skating, ottiene per ora i suoi risultati migliori nelle sprint in classico, ma non vede l’ora di misurarsi in una 50 km, suo format preferito, ha incontrato anche un altro campione, un atleta capace di vincere due medaglie mondiali, Dietmar Nöckler. «Per me è più di un punto di riferimento, è un idolo. Didi è un grandissimo atleta e campione dentro e fuori la pista, ha una semplicità e un’umanità pazzesche. È sempre eccezionale nei confronti di noi giovani e me in particolare, mi sta aiutando dandomi tanto supporto morale e non solo. Didi è una splendida persona e sono felice che nella mia esperienza da aggregato nelle Fiamme Oro abbia avuto la possibilità di conoscerlo e stringere questo legame con lui. Così come sono felice di aver conosciuto i tre allenatori delle Fiamme Oro, Bordiga, Cattaneo e Zanetel, che lo scorso anno mi hanno aiutato tantissimo a crescere e migliorare. L’esperienza da aggregato in Polizia è stata molto positiva».

Insomma, spesso Poli ha trovato delle porte chiuse, ma ha anche avuto tante persone che lo hanno aiutato. Per questo motivo, nonostante abbia scelto di proseguire gli studi frequentando la facoltà di Economia, Poli ha deciso di andare avanti, perché sente di dovere tanto alle persone che gli sono state sempre vicine, gli hanno dato fiducia, invitandolo sempre a non mollare, convinte del suo talento. Il giovane lombardo inizia a commuoversi quando parla di loro: «Ho deciso di andare avanti per i miei genitori, perché nella mia giovane carriera ho avuto tante porte sbattute in faccia, sono spesso stato il primo degli esclusi, ma la mia famiglia mi ha sempre detto di non mollare e a maggior ragione di non farlo in questo momento. Ciò mi ha motivato. Loro, Fabio Maj, Didi Nöckler, i tecnici delle Fiamme Oro, l’Under Up, hanno creduto e credono in me, non voglio deluderli». Si ferma, la voce è ormai rotta dall’emozione, si commuove Fabrizio pensando alle persone che stanno credendo in lui. E allora continua a farlo, non mollare, sfrutta l’occasione offerta da Underup.

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