Dopo il secondo posto nell’individuale e la quarta piazza nella sprint, Alina Stremous ha regalato oggi alla Moldavia la gloria del titolo europeo nell’inseguimento.
In una Arber spazzata da un vento a tratti davvero intenso – condizioni quasi impossibili per tutte al terzo poligono – la ventiseienne nativa russa ha preso le redini del comando solo all’uscita dalla quarta serie di tiro, quando la tedesca Janina Hettich – sino a quel momento padrona pressoché indiscussa della gara – ha infilato un triplice giro di penalità.
Così Hettich che aveva avuto il merito di limitare oltremodo i danni nel terzo poligono ha visto il "treno moldavo" prendere il largo, dovendosi così accontentare dell’argento dopo il bronzo della sprint. Sul traguardo Stremous (0-1-2-1) ha preceduto la tedesca (0-1-1-3) di 17"7 mentre sul terzo gradino del podio si è fatta largo la norvegese Jenny Enodd (0-0-2-2) risalita dalla tredicesima piazza per lasciarsi alle spalle l’a svizzera Aita Gasparin (0-1-1-1) e la più esperta russa Larisa Kuklina (0-2-3-0); settimo posto quindi per la vincitrice della sprint, la norvegese Ragnhild Femsteinevik (2-2-3-1). Per Stremous il fine settimana tedesco ha confermato le ottime indicazioni già emerse sul palcoscenico maggiore ad Anterselva dove ha saputo entrare nella top10 della mass start vinta da Dorothea Wierer (qui l’intervista di Giorgio Capodaglio)
In un contesto di gara così complicato, risultano molto positivi il decimo posto di Beatrice Trabucchi (1-1-3-1) nonostante il molto tempo perso nella bufera del terzo poligono e soprattutto il tredicesimo di Hanna Auchentaller (0-1-2-1), capace di infilare una rimonta di 39 piazze con una prova in costante crescendo che ha apparentemente non risentito delle forti folate di vento. In un giorno difficile, arrivano dunque riscontri interessanti per l’altoatesina, autrice del settimo tempo di giornata nell’inseguimento (+50"2 da Stremous) e del quarto shooting time, un 2’15 decisamente interessante alla luce del contesto.
Squalifica per un problema al poligono invece per Eleonora Fauner.
